”Il governatore ha negato la grazia, ma c’è ancora tempo per fargli cambiare idea. Noi non molliamo, ma abbiamo bisogno di te per salvarle la vita”. E’ quanto si legge su ‘saveteresalewis.org’, il sito web che vuole fermare il boia che ucciderà Teresa Lewis. Nel sito si può vedere un video particolarmente toccante, in cui si sente Teresa cantare in cella il suo gospel preferito ‘I need a miracle’, ‘ ho bisogno di un miracolo’. E poi, dopo una serie di sue foto da piccola, la scritta bianca in fondo azzurro: “Abbiamo bisogno del tuo aiuto per dare a Teresa il suo miracolo”.
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso di non fermare l’esecuzione in programma per giovedì 23 settembre alle 21 nel Centro correzionale di Greensville, in Virginia.
Quando in Italia sarà già notte sul patibolo salirà la prima donna bianca disabile, condannata a morte per la parte avuta negli omicidi del marito Julian e del figliastro Charles ‘C.J.’ Lewis, compiuti nel 2002 allo scopo di incassare i soldi di una polizza di assicurazione, 250mila dollari, e fuggire con l’amante. Quella della Lewis è la prima condanna alla pena capitale di una donna fissata da quasi cento anni in Virginia.
La difesa aveva già tentato con la domanda di grazia al governatore dello stato della Virginia, Robert McDonnell, sottolineando l’esito di una perizia psichiatrica dalla quale è risultato che la donna ha un quoziente intellettuale al limite del ritardo mentale e sostenendo dunque che è stata manipolata dai suoi complici, ed esecutori materiali del delitto, al fine di realizzare il duplice omicidio. La 41enne Lewis si è dichiarata colpevole ed ha espresso rimorso per quanto fatto.
Shallenberger e Fuller, i due uomini che hanno materialmente eseguito l’omicidio nel 2002, sono staticondannati all’ergastolo. Fuller aveva patteggiato in questo senso e il giudice Charles Strauss ha stabilito che era giusto dare la stessa condanna a Shallenberg. La Lewis è stata condannata all’iniezione letale.
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