Terremoto in Giappone, una scossa nel 2007 provocò una fuga radioattiva

TOKYO – Il 16 luglio del 2007 un terremoto di magnitudo 6.8 ha colpito la prefettura di Niigata, circa 250 chilometri a nordovest di Tokyo, provocando la morte di 11 persone, il ferimento di 1950 e danni alla centrale nucleare più grande del mondo, quella di Kashiwazaki-Kariwa, dove si verificò una lieve fuga radioattiva. Rimasta chiusa per lavori di messa in sicurezza la centrale, che ha una potenza di 8.212 mega watt, ha ripreso le operazioni due anni dopo il sisma, nel giugno 2009.

Al momento le preoccupazioni riguardano anche la centrale di Fukushima: il livello d’acqua nel reattore nucleare è sufficiente per coprire e raffreddare le barre del combustibile atomico. Lo ha annunciato la stessa prefettura, nel mentre le forze speciali delle truppe dell’esercito nipponico (le ‘Chemical Corps’) prenderanno in consegna la struttura. Nel complesso sono 11 gli impianti nucleari che in automatico si sono arrestati a seguito della scossa di magnitudo 8.8, con la sola Fukushima che ha creato qualche problema.

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