ROMA – San Bernardino, Londra, Parigi, l’Airbus Metrojet, quattro assalti mortali con un possibile comune denominatore: la traccia terroristica. Quattro attentati però molto diversi tra loro, come spiega Guido Olimpio sul Corriere della Sera.
L’ATTACCO INDIVIDUALE – Come quelli compiuti negli ultimi mesi in Israele, ad opera dei cosiddetti “cani sciolti”, che colpiscono con mezzi di uso comune, come l’auto o un coltello. Così ha agito anche l’uomo che ha tentato di sgozzare un passeggero nella metropolitana di Londra, sabato 5 dicembre, dicendo “questo è per la Siria”. I colpi dei singoli spesso non hanno un vero legame con le organizzazioni terroristiche, e per questo sono ancora più difficili da prevedere.
L’ATTACCO ORGANIZZATO – Come gli attentati di Parigi del 13 novembre. Si tratta di azioni coordinate, con terroristi armati di tutto punto, dotati di granate, cinture esplosive e fucili d’assalto. In questo caso il legame con organizzazioni terroristiche come Al Qaeda e Isis solitamente c’è, anche se talvolta può essere indiretto, di sola ispirazione. I rapporti con questi movimenti vengono intrattenuti sul web, via chat. Le rivendicazioni, però, solitamente sono così generiche da lasciare dubbi sulla reale paternità dei colpi.
L’ATTACCO MIRATO – Come sull’Airbus russo della Metrojet, esploso mentre volava sul Sinai. In questo caso è stato colpito un aereo partito dall’Egitto, un Paese in cui gli standard di sicurezza, soprattutto in aeroporto, sono meno alti di quelli degli scali occidentali, almeno in generale. Anche metropolitane e treni possono essere oggetto di attacchi mirati, come nel caso degli attentati di Londra del 2005.
L’ATTACCO IBRIDO – Come a San Bernardino, negli Stati Uniti. Si tratta di un tipo di attentato in cui chi colpisce è spinto da motivi politici/religiosi che però possono essere influenzati da questioni personali (come questioni lavorative, problemi familiari o economici). In questi casi per gli investigatori è più difficile capire se si tratti davvero di terrorismo oppure no, ma l’epilogo è lo stesso: molte vittime, la maggior parte delle quali coinvolte senza avere legame alcuno con l’attentatore. Questo tipo di agguato viene compiuto per lo più da persone che non hanno molti amici, che hanno rapporti difficili con gli altri, che sono ignoti alle autorità, che sono dotati di un vero e proprio arsenale e conoscono le tattiche militari e che hanno come target luoghi pubblici come scuole, locali o uffici.