Israele, chiedeva di “uccidere gli americani senza esitazione”: imam yemenita accusato di sovversione

Un popolare e controverso imam di una moschea di Nazareth, Nazem Abu Salim, è stato accusato oggi di sovversione e di sostegno al terrorismo dalla polizia israeliana. Nel chiedere l’incriminazione dell’imam davanti a un magistrato del tribunale distrettuale di Nazareth la polizia ha affermato che Nazem Abu Salim ha fatto uso delle sue prediche e di suoi libri e pubblicazioni per propagandare idee a favore di una guerra santa mondiale e di sostegno a Al Qaida. Inoltre, secondo gli inquirenti, in diverse occasioni avrebbe esortato i suoi fedeli a commettere atti di violenza.

L’imam è una figura controversa a Nazareth. Nel 2009 aveva appeso nella moschea di cui è titolare un grande manifesto contro la visita del Papa in Terrasanta. Nel video, in cui l’imam radicale appare vestito con gli abiti tradizionali yemeniti, al-Awlaki accusa poi i leader arabi e di Sana’a di “corruzione” e di non essere all’altezza di “guidare la nazione”.

Al-Awlaki, 39 anni, nato negli Usa, è considerato l’ideatore del fallito attentato su un aereo Usa lo scorso Natale, di quello a Times Square, ed è accusato di aver ispirato Nidal Malik Hassan, lo psichiatra militare musulmano autore nel novembre 2009 della strage di Fort Hood, in cui morirono 13 soldati americani. La sua organizzazione, al Qaida nella penisola arabica (Aqpa), il ramo yemenita-saudita del network di Osama bin Laden, ha poi rivendicato i pacchi bomba sui voli cargo delle scorse settimane.

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