Thailandia-Filippine, troppi turisti: chiudono Maya Bay ("The beach") e Boracay Thailandia-Filippine, troppi turisti: chiudono Maya Bay ("The beach") e Boracay

Thailandia-Filippine, troppi turisti: chiudono Maya Bay (“The beach”) e Boracay

Thailandia-Filippine, troppi turisti: chiudono Maya Bay ("The beach") e Boracay
Thailandia-Filippine, troppi turisti: chiudono Maya Bay (“The beach”) e Boracay

ROMA – Dopo la baia thailandese di Maya Bay, resa celebre dalle nuotate di Leonardo Di Caprio nel film ‘The beach’, un altro paradiso turistico rischia di essere spazzato via dall’eccessivo sfruttamento e quindi resterà chiuso per sei mesi.

Si tratta dell’isola di Boracay, nelle Filippine, meta di quasi 2 milioni di visitatori l’anno. La chiusura, riporta la Bbc, è stata decisa dal presidente filippino Rodrigo Duterte dopo aver verificato che ristoranti e alberghi dell’isola hanno riversato liquami direttamente in mare. “Non tollererò che Boracay sia trattata come un pozzo nero”, ha tuonato il leader che ha annunciato la chiusura per il 26 aprile.

Le 500 attività commerciali dell’isola hanno manifestato la loro preoccupazione e il governo filippino ha assicurato loro un sostegno finanziario. L’anno scorso le imprese di Boracay hanno incassato dal turismo 1,07 miliardi di dollari. Boracay ha visto negli ultimi anni un’impennata nel numero di visitatori, in particolare dalla Cina. Lo sviluppo edilizio sregolato sul fronte spiaggia, senza un sistema fognario adeguato, ha fatto precipitare la qualità delle sue acque una volta cristalline, oltre a rovinare gran parte dei suoi coralli.

Poche settimane fa, il ministero per l’ambiente aveva raccomandato la chiusura per un anno, provocando le proteste dei residenti, 17mila dei quali lavorano nel settore turistico. La settimana scorsa, in Thailandia le autorità avevano annunciato la chiusura da giugno a ottobre di Maya Bay sull’isola di Phi Phi Leh, ossia la spiaggia resa famosa dal film “The Beach” con Leonardo Di Caprio. Anche in quel caso, la motivazione era rappresentata dai danni inferti all’ambiente locale dal turismo di massa.

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