Tibet. Monaco si immola per protesta: quinto in 5 mesi

SHANGHAI, 3 OTT – Un altro monaco tibetano si sarebbe dato fuoco per protesta contro l'occupazione cinese, il quinto in cinque mesi, secondo associazioni dei diritti civili che si battono per il Tibet.

Secondo quanto riferiscono blog e siti tibetani, il monaco, di cui non sono certi identita' e stato di salute attuale, si sarebbe dato fuoco questo pomeriggio nella citta' di Ngaba, nella omonima regione della provincia cinese orientale del Sichuan, all'esterno del monastero di Kirti, da mesi assediato dalla polizia dopo che a marzo un altro monaco, Phuntsok vi si diede fuoco.

Secondo alcune informazioni, potrebbe trattarsi di Kelsan Wangchuk, di 17 anni, parente dello stesso Phuntsok, che portando un ritratto del Dalai Lama si e' dato fuoco sulla strada principale di Ngaba.

L'uomo e' stato subito circondato dalla polizia e portato via. Il primo ad immolarsi era stato appunto un monaco di Kirti, Phuntsok, 21 anni, lo scorso 16 marzo sempre nella stessa citta' di Ngaba.

Dopo di lui, Tsewang Norbu, un monaco del monastero di Nytso nella contea di Tawu si e' dato fuoco il 15 agosto. Entrambi sono morti. Lo scorso 26 agosto due monaci del monastero di Kirti, Lobsang Kelsang e Lobsang Kunchok, si sono dati fuoco e di loro non sa nulla. Secondo informazioni raccolte da Ong, uno sarebbe morto e l'altro in gravi condizioni.

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