Tibet, Pechino si sceglie l’antagonista e successore del Dalai Lama

Pubblicato il 1 Marzo 2010 - 15:54 OLTRE 6 MESI FA

Il Panchen Lama Gyaltsen Norbu

Il Panchen Lama, il monaco scelto dal governo cinese e considerato il secondo per importanza nel buddhismo tibetano, è stato nominato membro dell’ Assemblea Consultiva del Popolo (Cppcc), la cui sessione annuale si apre mercoledì 3 marzo a Pechino. Il giovane Gyaltsen Norbu, 20 anni, è visto dal governo cinese come un possibile antagonista del Dalai Lama, il leader tibetano di 75 anni che vive in esilio e fortemente critico dell’atteggiamento della Cina verso il Tibet.

La scelta di Norbu, orchestrata nel 1995 da monaci fedeli a Pechino, viene contestata dalla comunità tibetana in esilio. Infatti prima di lui il “vero” Panchen Lama era stato individuato da un gruppo di monaci incaricati dallo stesso Dalai Lama. Il bambino prescelto, Gendun Choeky Nyima, fu arrestato dalle autorità cinesi, che da allora si sono rifiutate di fornire notizie sulla sorte. In numerose risposte alle domande dei giornalisti stranieri, i portavoce cinesi si sono limitati ad affermare che il giovane «sta bene e conduce la vita di un normale studente cinese».

I gruppi tibetani in esilio sostengono invece che sia il “vero” Panchen Lama che la sua famiglia si trovano in prigionia. Sia il Dalai Lama che il Panchen Lama sono membri della setta dominante del buddhismo tibetano, quella dei Gelupa o Cappelli Gialli. Entrambi appartengono a dei lignaggi che si perpetuano attraverso successive reincarnazioni.

Tradizionalmente, il Dalai Lama in carica partecipa alla selezioni del nuovo Panchen Lama e viceversa: in futuro, quindi, Pechino potrà giocare la carte del Panchen al momento della scelta del successore dell’ attuale Dalai Lama, che sarà una partita politica importante per il futuro del Tibet. Il Dalai Lama ha più volte fatto cenno al fatto che la sua prossima reincarnazione potrebbe nascere fuori dal Tibet.

Il “Buddha vivente” che occupa il terzo posto nella gerarchia della Gelupa, il Karmapa, vive in India dal 2000 dopo una rocambolesca fuga dalla Cina ed è considerato da molti esuli tibetani il successore “naturale” del Dalai Lama alla testa del movimento nazionalista. Gylatsen Norbu raramente si reca nel monastero al quale appartiene per tradizione il Panchen Lama, il Tashilunpo. Il giovane passa la maggior parte del suo tempo a Pechino, studiando con i suoi maestri, e finora si è tenuto lontano dai riflettori e dai mezzi d’informazione stranieri.