Tiffany’s fa causa alla Coca-Cola, ha usato il suo nome impropriamente

La pubblicità della Coca-Cola incriminata

LONDRA, GRAN BRETAGNA – ”Cena per due nella saletta vip di Tiffany’s sulla Quinta Avenue di New York, seguita da una esperienza di shopping personalizzato e una gift card di mille dollari da spendere nella gioielleria”.

Per questa promozione stampata su migliaia di lattine assieme all’indimenticabile le silhouette di Audrey Hepburn in abito nero, nel film Colazione da Tiffany’s, la Coca Cola e’ stata portata in tribunale a Londra.

L’accusa: aver indebitamente usato il nome Tiffany’s per reclamizzare Appletizer, una delle tante bibite in lattina sfornate dal colosso di Atlanta. La gioielleria, che ha effettivamente sede sulla Fifth Avenue, ha chiesto alla High Court di Londra che Coca Cola ritiri la promozione, distrugga tutte le lattine e paghi danni e spese legali.

Tiffany ha fatto causa anche a quattro grandi supermercati britannici che hanno messo in vendita la bibita sui loro scaffali. ”Non c’e’ alcuna cena nella nostra saletta vip. Nessuna esperienza di personal shopping. Queste sono cose organizzate solo su nostro invito. Coca Cola ha agito senza autorizzazione”, ha detto al Daily Telegraph un portavoce della gioielleria.

Sia Tiffany che Coca Cola sono giganti del lotro settore: quel che non e’ chiaro e’ come aziende di cosi’ alto profilo siano potute cadere in una disputa di livello cosi’ basso. Per Coca Cola, che si fa vanto delle sue capacita’ di marketing, la battaglia legale e’ particolarmente imbarazzante. La promozione e’ stata lanciata in ottobre: ”Siamo scioccati dalla reazione di Tiffany: noi abbiamo agito in buona fede e in pieno rispetto della legge”, ha replicato un portavoce del colosso delle bollicine: ”Per questo ci difenderemo fino in fondo in tribunale”.

La promozione di Appletizer prometteva a 151 fortunati un viaggio in aereo nella Big Apple per due e il soggiorno tutto pagato piu’ esperienze da vip all’ombra dei grattacieli. Per vincere bastava mandare un sms con la parola Apple seguita dal proprio nome e dalle dieci cifre di un codice trovato sulla lattina a un numero dedicato da cui sarebbe arrivata immediatamente la risposta se si era vinto o no.

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