Trump e la manifestazione alla Casa Bianca: “Ho cani feroci e armi pronti ad accoglierli”

WASHINGTON – Se fossero riusciti a superare la cancellata, i dimostranti che hanno manifestato ieri sera, 29 maggio, alla Casa Bianca contro l’uccisione di George Floyd “sarebbero stati accolti dai cani più feroci e dalle armi più minacciose che io abbia mai visto. E questo sarebbe stato il momento in cui la gente si sarebbe fatta veramente male, almeno”: lo twitta Donald Trump, complimentandosi con gli agenti del Secret Service per essere stati non solo “totalmente professionali” ma anche “molto cool”.

“Ero dentro, ho visto ogni mossa e non avrei potuto sentirmi più sicuro”, ha scritto ancora Trump.

“Hanno lasciato i ‘manifestanti’ gridare e inveire quanto volevano”, ha aggiunto, prima di indicare quale sarebbe stata la risposta in caso di attacco alla Casa Bianca.

“Molti agenti del Secret service aspettano solo di agire. ‘Mettiamo i giovani in prima linea, signore, loro amano questo ed è un buon addestramento'”, prosegue citando quello che gli sarebbe stato detto.

Trump attacca invece il sindaco di Washington Dc Muriel Bowser perché “chiede sempre soldi e aiuto” ma non ha permesso che la polizia della capitale intervenisse in quanto ‘non è lavoro loro’. La tutela delle più alte autorità spetta al Secret service.

Infine Trump si chiede se stanotte sarà una notte Maga (acronimo di Make America great again, ndr): “I cosiddetti ‘manifestanti’ alla Casa Bianca, gestiti in modo professionale, avevano poco a che fare con la memoria di George Floyd. Erano lì per causare problemi”. (fonte ANSA)

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