Tunisia, sostituì bandiera con un drappo nero: condannato salafita

TUNISI, 10 MAG – Sei mesi con la condizionale: e’ stata questa la condanna inflitta oggi, dal tribunale di prima istanza di La Manouba, a Yassin El Bdiri, il giovane salafita che, nel marzo scorso, oltraggio’ la bandiera tunisina sostituendola, sopra uno degli edifici della locale universita’, con il drappo nero del movimento integralista.

Mentre si teneva l’udienza, riferisce il sito Tunisie Numerique, davanti all’aula del tribunale oltre 150 salafiti hanno manifestato rumorosamente a favore dell’imputato, esprimendo indignazione per l’arresto di quello che hanno definito loro ”fratello”.

I manifestanti sventolavano i vessilli neri di Hizb Ettahrir, il partito salafita non autorizzato, ma di fatto tollerato. La difesa del giovane ha basato il suo intervento sul fatto che il gesto dell’imputato – che si e’ costituito dopo oltre un mese di latitanza, trascorsa peraltro nella sua abitazione, sorvegliata e protetta da decine di suoi confratelli – e’ stato enfatizzato dalla stampa e che il solo torto di Bdiri e’ stato quello di avere voluto glorificare il vessillo dell’Islam. Contro la profanazione della bandiera ad opera del giovane attivista salafita (che nell’occasione picchio una studentessa che aveva cercato di difendere la bandiera nazionale) si sono levate molte voci di condanna, a cominciare da quella del presidente della repubblica, Moncef Marzouki.

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