Tunisia: presidente e premier si dimettono dal partito di Ben Ali

Il presidente ad interim e il primo ministro tunisini si sono dimessi dal partito di Ben Ali. Lo rende noto l’agenzia ufficiale Tap. La Tap ha anche reso noto che il partito di Ben Ali, il Raggruppamento costituzionale democratico (Rcd), ha radiato il presidente destituito e sei suoi collaboratori, ”in base all’inchiesta condotta dal partito in seguito ai drammatici eventi che hanno scosso il paese” nelle ultime settimane.

Le dimissioni del presidente ad interim Foued Mebazaa e del primo ministro Mohammed Ghannouchi ”concretizzano una decisione di separazione tra gli organi dello Stato e i partiti politici”, decisa ieri dal nuovo governo di unità nazionale, secondo la Tap. L’esecutivo comprende otto componenti del governo uscente, tutti appartenenti al Rcd, ha governato da solo per 23 anni la Tunisia.

Intanto i ministri del nuovo governo tunisino hanno giurato nel pomeriggio, tranne quattro di loro. A non giurare finora sono dunque stati, secondo altre fonti interne allo stesso partito, i tre rappresentanti dell’Ugtt – Houssine Dimassi, ministro della Formazione e dell’Impiego; Abdeljlil Bédoui, ministro presso il primo ministro; Anouar Ben Gueddour, segretario di Stato presso il ministero dei Trasporti – e il ministro della Salute Mustapha Ben Jaafar, del Forum democratico del lavoro e della liberta’ (Fdtl).

Sempre secondo le stesse fonti, trattative sarebbe tuttora in corso tra i ministri in forse e il premier Mohammed Ghannouchi. Rimane dunque un giallo la posizione di altri due ministri che secondo altre fonti avevano dato le dimissioni: Taieb Baccouch, ex segretario generale dell’Ugtt e ora presidente dell’Istituto del mondo arabo per i diritti umani, incaricato dell’educazione, e Ahmed Ibrahim, nominato per l’insegnamento superiore e la ricerca scientifica.

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