Turchia, interprete ucraina trovata morta nel suo appartamento: era ammanettata e con un sacco di plastica in testa Turchia, interprete ucraina trovata morta nel suo appartamento: era ammanettata e con un sacco di plastica in testa

Turchia, interprete ucraina trovata morta nel suo appartamento: era ammanettata e con un sacco di plastica in testa

Mistero di fine anno in Turchia. A Bodrum, Kristina Novitskaya, interprete ucraina di 30 anni, il 31 dicembre scorso è stata trovata morta nel suo appartamento con le mani ammanettate dietro la schiena e un sacchetto di plastica sulla testa.

La porta d’ingresso e le finestre erano chiuse dall’interno, non c’era traccia di lotta.

Turchia: interprete ucriana morta. Suicidio?

La polizia locale sostiene che la pista principale è il suicidio, ma gli amici ucraini della donna dicono che “amava la vita”, era “allegra” e non si sarebbe mai suicidata.

Hanno tuttavia aggiunto che era “riservata” sulla vita privata che aveva in Turchia, dove ha vissuto e lavorato come interprete e istruttrice di danza.

“Non crediamo che si sia suicidata”, ha detto un’amica ai media di Obozrevatel a Kiev.

La teoria della depressione

La polizia turca ritiene che fosse depressa poiché a causa della pandemia non lavorava ma non è stata ancora rivelata la causa precisa della morte.

Secondo i report, il corpo della donna era seduto su una sedia al centro della stanza, le mani ammanettate dietro la schiena e sulla testa una busta di plastica. Sulla scena sono stati trovate anche delle corde e una sciarpa.

La porta era chiusa dall’interno e nella serratura era inserita una chiave; chiuse anche le finestre e non c’era traccia di lotta.

Gli amici hanno accennato a un socio VIP in Turchia ma non hanno fornito dettagli. “E’ davvero una strana versione. Kristina aveva una famiglia e sua madre vive a Kiev. Poteva pur sempre tornare a casa.

“Non credo alla depressione. Penso che stiano cercando di coprire una persona importante”, ha commentato un amico. (Fonte: Daily Mail)

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