ANKARA – Gli effetti del tentato golpe in Turchia si fanno sentire anche nell’Nba, la National Basketball Association americana. Mehmet Kanter, padre del giocatore Enes Kanter, ha diseredato il figlio dopo che questi si è schierato con Fetullah Gulen, il miliardario turco un tempo alleato del presidente Recep Tayyip Erdogan ma oggi suo nemico giurato.
Gulen, che dal 1999 si trova in auto-esilio negli Stati Uniti, in Pennsylvania, è accusato da Erdogan di aver ordito il fallito golpe del 15 luglio. Per questo motivo il presidente turco ne ha chiesto l’estradizione, che però gli Stati Uniti non sembrano proprio voler concedere.
In una lettera indirizzata al quotidiano filo-governativo Sabah, Mehmet Kanter ha accusato il figlio di essere stato “ipnotizzato” da Gulen e dalle sue idee.
“Con un sentimento di vergogna, ha scritto l’uomo al giornale, chiedo scusa al nostro presidente e al popolo turco per avere un figlio così”.
In risposta il campione degli Oklahoma City Thunder ha scritto sul profilo twitter che dedicherà la sua vita al movimento Hizmet fondato dal Gulen:
“Oggi – ha scritto il cestista – ho perso quella che per 24 anni ho chiamato la mia famiglia. Mio padre voleva che cambiassi il mio cognome, la madre che mi ha messo al mondo mi ha rifiutato. Possa il Signore prendere ogni secondo della mia vita e darlo al mio coraggioso Maestro. D’ora in avanti mia madre, mio padre e i miei fratelli sono i devoti membri di Hizmet”.
Lo scontro nella famiglia Kenter arriva tre settimane dopo il tentato colpo di Stato costato la vita a 240 persone. Da allora Erdogan ha attuato una serie di epurazioni, arresti e licenziamenti che hanno eliminato dalla vita pubblica del Paese oltre 60mila tra giudici, militari, insegnanti e funzionari della pubblica amministrazione.