Turchia, attentato kamikaze contro la polizia a Istanbul: più di 30 feriti

Pubblicato il 31 Ottobre 2010 - 10:08 OLTRE 6 MESI FA

Kamikaze e ordigni in strada: Istanbul ha passato una domenica di paura. Un uomo si è scagliato contro alcuni agenti di polizia anti-sommossa e ha causato 32 feriti – 15 agenti di polizia e 17 civili – a in piazza Taksim, sulla riva europea della città turca.

Il numero dei feriti è stato reso noto dal sito online del quotidiano Hurriyet che cita le dichiarazioni del governatore di Istanbul, Huseiyn Avni Mutlu. Nessuno dei feriti è in pericolo di vita, ha assicurato dal canto suo il ministro degli Interni Besir Atalay, secondo il quale i due poliziotti feriti in maniera più grave sono già stati sottoposti a interventi chirurgici.

Circa la dinamica dell’attentato, che gli inquirenti stanno ancora cercando di ricostruire, il capo della polizia di Istanbul, Huseyin Capkin ha detto che il kamikaze, un uomo dell’apparente età di 20 anni, si è avvicinato ad un pullman della polizia parcheggiato su un lato della piazza e ha tentato di salire a bordo. Non essendoci riuscito, l’attentatore ha fatto detonare un ordigno che aveva legato al corpo.

I due feriti in gravi condizioni sarebbero poliziotti in tenuta antisommossa che erano sul posto per presenziare ad una manifestazione. Il capo della polizia della metropoli sul Bosforo, Huseyin Capkin ha parlato inoltre di un numero di ordigni da disinnescare trovati nella piazza. Fonti del Consolato generale d’Italia ad Istanbul, che dista poche centinaia dalla grande piazza Taksim, dove è avvenuto l’attentato, hanno riferito all’Ansa che non risulterebbero italiani coinvolti nell’esplosione.

L’ambasciatore italiano in Turchia Gianpaolo Scarante, che ha coordinato i controlli ha dichiarato: ”Al termine di una lunga ed accurata serie di controlli effettuati dal Consolato generale d’Italia ad Istanbul, possiamo escludere che vi siano cittadini italiani fra i quasi 20 civili feriti nell’attentato kamikaze di stamani in piazza Taksim”.

Scarante ha precisato che le ricerche di eventuali connazionali coinvolti nell’attentato sono state effettuate sia presso le sedi ufficiali, come la polizia e il governatorato, sia presso ciascun ospedale della metropoli.

Intanto, l’agenzia turca Anadolu rende noto che la polizia di Istanbul ha arrestato 16 presunti appartenenti ad un gruppo clandestino di estrema sinistra denominato “Partito-Fronte di liberazione del popolo rivoluzionario” (Dhkp-C). La fonte non mette in collegamento gli arresti odierni con l’attentato kamikaze, ma lo stesso gruppo rivendicò un attacco suicida compiuto sempre contro la polizia e nella stessa piazza Taksim nel gennaio 2001 (morirono il kamikaze, un uomo, e un poliziotto).

Il 10 settembre dello stesso anno, una donna molto probabilmente affiliata al Dhkp-C, si fece esplodere davanti al commissariato di polizia di piazza Taksim, causando la morte di due agenti ed il ferimento di una ventina di persone, fra cui 13 poliziotti.