ROMA – Uber scommette sull’Europa, e pianifica 50mila assunzioni e 400mila auto sulle strade. A dirlo è Travis Kalanick, il Ceo della società che offre un servizio alternativo ai taxi. Parlando alla conferenza Digital Life Design a Monaco di Baviera, Kalanick ha spiegato che intende ”stabilire una nuova partnership” con le città europee, portando sulle loro strade 400mila auto e creando 50mila posti di lavoro. A proposito dei problemi che sta incontrando Uber in Ue, il Ceo ha criticato le regole, che ”esistono solo perché l’industria dei taxi sta cercando di proteggere se stessa”.
Dichiarazione importante a pochi giorni, il 22 gennaio, dell’incontro a Bruxelles tra i rappresentanti della società californiana e i commissari Ue ai trasporti Violeta Bulc e al mercato unico Andrus Ansip. Obiettivo di Uber è crescere nelle grandi città europee, da Milano a Madrid, ma per farlo servono regole che consentano alla compagnia di operare. ”Se troveremo un quadro normativo che lo renda possibile, promettiamo lavoro e meno congestioni stradali. L’impatto che possiamo avere sulle città è enorme”, ha detto Kalanick, che giovedì 22 gennaio sarà a Bruxelles per incontrare commissari Ue ai trasporti Violeta Bulc e al mercato unico Andrus Ansip. Se gli affari in Olanda e Svezia stanno crescendo, ha osservato il numero uno dell’azienda, le associazioni di taxi in Francia, Spagna e Germania stanno percorrendo le vie legali nel tentativo di ”soffocare” la concorrenza.