Ucraina: esplosioni a Kiev e Leopoli, 900 civili giustiziati. Zelensky: “Più armi ci date, prima finirà la guerra”

Nuove esplosioni, la mattina di sabato 16 aprile, sono state avvertite a Kiev e Leopoli. Nel suo ultimo video-discorso il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato ancora una volta a chiedere più armi e più sanzioni contro Mosca.

Intanto le sirene d’allarme antiaeree stanno risuonando anche in diverse città dell’Ucraina centrale, orientale e meridionale tra cui Dnipropetrovsk, Kryvyi Rih, Zaporizhzhia, Cherkasy, Donetsk, Odessa, Kharkiv, Poltava e Mykolaiv.

Kiev, 900 civili giustiziati a colpi di pistola

Sarebbero stati quasi tutti giustiziati a colpi di pistola i 900 civili trovati nella regione che circonda Kiev. Lo scrive il Guardian citando le parole della polizia locale riportate dall’Associated Press. “La presenza di ferite d’arma da fuoco indica che molti sono stati semplicemente giustiziati”, hanno detto gli ufficiali di polizia.

Andriy Nebytov, il capo della polizia regionale di Kiev, ha spiegato che i corpi sono stati abbandonati nelle strade o hanno ricevuto sepolture sommarie. Secondo la polizia il 95% è morto per ferite d’arma da fuoco.

Alcune delle persone a cui hanno sparato avevano delle fasce bianche al braccio per cercare di proteggersi dalle forze russe: “Durante l’occupazione, i soldati russi obbligavano i cittadini a indossare fasce bianche al braccio, per indicare che erano già stati controllati. Quindi, per salvare le loro vite, i nostri cittadini indossavano queste fasce, per proteggersi dai colpi di arma da fuoco. Ma indossare fasce bianche al braccio non sempre ha funzionato, e neanche quando hanno appeso stracci bianchi davanti alle case per segnalare che c’erano bambini che vivevano in quegli appartamenti”, ha concluso Nebytov. 

Zelensky: “Più armi arrivano e prima tornerà la pace”

“Se qualcuno dice: un anno o anni, io rispondo: Puoi rendere la guerra molto più breve. Più e prima avremo tutte le armi che abbiamo richiesto, più forte sarà la nostra posizione e prima arriverà la pace”, ha detto Zelensky nel suo ultimo video-messaggio.

“Quanto più e quanto prima avremo il sostegno finanziario che abbiamo richiesto, tanto prima ci sarà la pace. Prima il mondo democratico riconoscerà che l’embargo petrolifero contro la Russia e il blocco completo del suo settore bancario sono passi necessari verso la pace, prima la guerra finirà. L’obiettivo principale è accelerare il ritorno alla pace”.

Zelensky ha parlato anche di un ritorno alla “vita normale” in alcune parti dell’Ucraina. “Continua il ripristino della vita normale nelle aree e nei distretti in cui sono stati espulsi gli occupanti – racconta il presidente ucraino – La mole di lavoro è davvero enorme: 918 insediamenti di diversa scala, ma ugualmente importanti per noi, per l’Ucraina, sono già stati liberati. Eseguiamo lo sminamento. Ripristiniamo la fornitura di luce, acqua e gas. Ripristiniamo il lavoro di polizia, posta, autorità statale e locale”.

“Le sedi umanitarie hanno iniziato a lavorare sul territorio di 338 insediamenti liberati. Stiamo riprendendo la fornitura di cure mediche regolari e di emergenza e il lavoro delle istituzioni educative, dove è possibile. In totale, ad oggi le truppe russe hanno distrutto o danneggiato 1.018 istituti educativi in tutto il nostro Paese. È iniziato il restauro di strade e ferrovie. In particolare, da domani verrà ripristinato il collegamento ferroviario con Chernihiv e Nizhyn. I treni circolano già tra le città della regione di Sumy”.

Ucraina, esplosioni a Kiev e Leopoli

Esplosioni hanno scosso sabato mattina la capitale ucraina: lo riporta sul Telegram il sindaco Vitali Klitschko. Le esplosioni hanno colpito il distretto di Darnytskyi, alla periferia della città, ha aggiunto Klitschko precisando che non si conosce ancora il numero delle vittime e che le squadre dei soccorsi sono sul posto. 

Le unità missilistiche antiaeree dell’aeronautica militare e le forze della 93ma brigata meccanizzata separata Kholodny Yar hanno distrutto ieri sette obiettivi aerei russi, comunicano le forze armate dell’Ucraina citate dall’agenzia di stampa Ukrinform.

“A causa delle pesanti perdite – sottolineano i militari di Kiev – le truppe russe hanno notevolmente ridotto l’attività nello spazio aereo ucraino, lanciando invece attacchi a distanza usando missili balistici e da crociera”.

Ucraina, dall’inizio della guerra uccisi 200 bambini

Dall’inizio della guerra russa in Ucraina, il 24 febbraio scorso, in Ucraina sono stati uccisi 200 bambini e altri 360 sono rimasti feriti. Lo ha denunciato l’ufficio della procura dei minori di Kiev.

Il maggior numero di vittime, tra morti e feriti, si registra nella regione di Kiev (121), poi Donetsk (115), Kharkiv (88), Chernihiv (54), Mykolaiv (40), Kherson (29), Zaporizhzya (22), Sumy (16) e Zytomir (15).

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