Che fine ha fatto Ianukovich? Mistero su nascondiglio e condizioni di salute

Ianukovich con Putin
Ianukovich con Putin

RUSSIA, MOSCA – Mistero sulle condizioni di salute e sul nascondiglio del deposto presidente ucraino Viktor Ianukovich. Secondo il tabloid Moskovski Komsomolets, sarebbe ricoverato in gravi condizioni per un sospetto infarto in una non meglio precisata clinica di Mosca, ma non c’e’ alcuna conferma ufficiale.

La voce sulle sue precarie condizioni o addirittura sulla sua morte, dopo la sua ultima apparizione alla conferenza stampa del 28 febbraio a Rostov sul Don, girava da giorni,  ma martedi’ scorso Putin sembrava averle fermate:  ”dopo il suo arrivo in Russia, l’ho visto una volta sola, due giorni fa, e’ sano e salvo e prendera’ il raffreddore ai funerali di chi sta diffondendo queste voci”.

Parlando con la stampa, Ianukovich era apparso in buona forma ma un po’ provato dagli eventi e da una fuga che ha dipinto come rocambolesca: prima su auto colpita da colpi d’arma da fuoco, poi su un aereo che si e’ visto negare il decollo, quindi su un elicottero e infine ancora in auto in Crimea, sino all’arrivo a Rostov sul Don, da un ”vecchio amico”.

Putin lo riconosce ancora come presidente, anche se ricercato da Kiev per omicidi di massa e appelli a sovvertire l’ordine costituzionale, ma gli serve solo come fantoccio per contestare la legittimita’ delle nuove autorita’ ucraine: di fatto lo ha gia’ scaricato (”non ha alcun futuro politico”), garantendogli protezione solo per ”ragioni umanitarie”, contro il rischio di fare un brutta fine.

E’ ragionevole pensare quindi che se ne stia in un luogo sicuro e protetto, clinica o dacia che sia. Come Edward Snowden, la talpa del Datagate cui il Cremlino ha dato asilo politico. Forse Ianukovich o il suo fantasma apparira’ a intermittenza, come Snowden. Qualcuno dice di averlo gia’ visto in un ristorante di Rostov sul Don, riferisce Radio Kommersant. Intanto su Vkontake, il Facebook russo, l’ex presidente ucraino diventa il protagonista ”schizofrenico” di una parodia che rievoca l’episodio ambientato in un ospedale psichiatrico dello sceneggiato tv ”Il Maestro e Margherita”, tratto dall’omonimo romanzo di Mikhail Bulgakov.

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