Ucraina: il premier parla russo in Aula, la Timoshenko vuole un interprete

KIEV – Il primo ministro ucraino, Mikola Azarov, testimonia in tribunale parlando russo e l'imputata, l'ex premier Iulia Timoshenko, chiede un interprete.

E' successo durante l'udienza di oggi del processo che vede Timoshenko imputata per abuso di potere nel controverso rinnovo del contratto per le forniture di gas russo a Kiev nel 2009.

"Io non capisco il russo – ha detto a un certo punto Timoshenko -, fatemi venire un interprete perché traduca in ucraino le parole del primo ministro ucraino, che non sa parlare ucraino". Per tutta risposta, il giudice che presiede la corte, Rodion Kireiev, ha detto all'ex premier filo-occidentale che, per legge, i testimoni possono esprimersi nella lingua che preferiscono.

In Ucraina, l'unica lingua ufficiale è l'ucraino, ma il russo è la lingua madre di circa la metà della popolazione, soprattutto nelle regioni orientali e meridionali del paese, feudo elettorale dell'attuale presidente Viktor Ianukovich, di cui Azarov è il primo ministro. Molte altre persone, inoltre, parlano russo come seconda lingua.

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