“Bombe al fosforo su un villaggio nella regione di Zaporizhzhia“, in Ucraina sud-orientale: è la denuncia che arriva dalle autorità locali, citate dall’agenzia di stampa nazionale ucraina Ukrinform.
Ucraina, la denuncia: “Bombe al fosforo su un villaggio della regione di Zaporizhzhia”
“Gli occupanti russi continuano a commettere crimini di guerra bombardando edifici residenziali in insediamenti pacifici, anche con munizioni proibite. La notte del 12 aprile, il villaggio di Novoyakovlivka”, nella regione di Zaporizhzhia, “è stato bombardato con bombe al fosforo. A causa del tempo piovoso non ci sono stati incendi, nessuno è rimasto ferito o ucciso. Ci sono case danneggiate”, hanno dichiarato le autorità locali.
Ucraina, probabile attacco con bombe al fosforo anche a Mariupol
Nelle scorse ore, un sospetto attacco con le stesse armi proibite era stato denunciato a Mariupol dalla vice ministra della difesa ucraina, Hanna Malyar.
Malyar aveva però spiegato che i dati preliminari suggeriscono che si tratti di armi al fosforo ma le verifiche sono ancora in corso. “C’è una teoria secondo cui potrebbero essere munizioni al fosforo”, ha detto Malyar in un’intervista televisiva. “Più tardi seguiranno informazioni ufficiali”, ha aggiunto.
Ucraina, famiglia colpita in auto mentre fuggiva: 5 morti
E dall’Ucraina arriva anche la denuncia di una famiglia in fuga in auto sterminata da militari russi.
L’episodio, accaduto a metà marzo, è stato denunciato ora dopo il ritrovamento dell’auto e dei corpi dal capo della polizia regionale di Kiev Andriy Nebitov, che su Facebook pubblica le immagini dell’auto crivellata di colpi e un video in cui si vedono anche dei cadaveri.
“Gli occupanti hanno sparato a una famiglia con un BMP (un veicolo da combattimento corazzato, ndr.). Un bambino di 2 anni, un adolescente e 3 donne sono stati uccisi”, scrive Nebitov.
Ucraina, famiglia in fuga sterminata. Kiev: “Omicidio di massa”
“Questo è un altro omicidio di massa da parte dei militari russi registrato nella regione di Gavron, vicino a Makariv”, a ovest di Kiev, afferma Nevitov.
“La famiglia ha tentato di evacuare dal villaggio occupato quando l’aggressore ha aperto il fuoco su un’auto civile con bandiere bianche e la scritta ‘bambini’. La tragedia è avvenuta a metà marzo. L’altro giorno, mentre puliva il territorio, la polizia della regione di Kiev ha trovato un’auto colpita e i cadaveri. Tra gli uccisi un bambino di 2 anni, due donne, una nonna e un adolescente di 14 anni. Il conducente con ferite gravi è stato portato in ospedale”.
Dalle immagini girate dalla polizia si vede la carcassa dell’auto, con la carrozzeria crivellata di colpi, i vetri infranti, i fazzoletti bianchi legati agli specchietti.