Ucraina, rapiti 13 osservatori Osce. I filorussi: “Spie di Kiev”

di redazione Blitz
Pubblicato il 25 Aprile 2014 - 16:51 OLTRE 6 MESI FA
Barack Obama (Foto Lapresse)

Barack Obama (Foto Lapresse)

KIEV – La tensione in Ucraina sale ulteriormente quando si diffonde la notizia che tredici osservatori dell’Osce sono stati rapiti dai filorussi a Sloviansk, nell’est del Paese. 

In un primo tempo sembrava fossero solo 7,  ma nella serata di venerdì, il ministro della difesa tedesco Ursula von der Leyen ha detto invece che sono 13 gli osservatori dell’Osce rapiti:

“Il quadro è ancora confuso ma sembra che siano 13, e tra questi 4 tedeschi, gli ispettori Osce rapiti”.

Il primo allarme era stato dal Governo di Kiev, Ucraina:

“Sconosciuti hanno fermato alle 11.40 locali un bus con 13 passeggeri a bordo, tra i quali 7 rappresentanti dell’Osce, 5 militari ucraini e l’autista, nei pressi di Sloviansk”, recita il comunicato di Kiev. “Le persone catturate si trovano attualmente in una sede locale dei servizi di sicurezza”, prosegue il testo.

I filorussi confermano di aver preso gli ostaggi, ma li considerano “spie di Kiev”.

“Sono in corso delle indagini, avevano anche munizioni a bordo. Al momento non possiamo confermare che tra i fermati ci siano osservatori dell’Osce, abbiamo aperto un’indagine”, ha detto una fonte filorussa.

Da una parte Kiev continua l’operazione militare contro i filorussi, e il premier Iatseniuk sostiene che la Russia “vuole la terza guerra mondiale”. Dall’altra Mosca è decisa a continuare l’invio di militari nella zona per “autodifesa”. E mentre la situazione ucraina si fa sempre più tesa, con nuovi scontri a Kramatorsk dove è esploso un elicottero militare ucraino, venerdì c’è stata una conference call importante.

Barack Obama nel pomeriggio ha parlato con Matteo Renzi, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Francois Hollande e il premier britannico David Cameron.

Il premier Renzi, al termine della conference call, ha detto che sui prossimi passi da fare si è registrata “piena consonanza” tra i leader.

“Considerati i mancati risultati, dobbiamo pensare, e anche mettere in pratica, ulteriori sanzioni nell’ambito del livello due” stabilito dall’Ue: lo ha detto, parlando della crisi ucraina, la cancelliera tedesca Angela Merkel a Berlino. “Su questo punto discuteranno al più presto i ministri degli Esteri dell’Unione”, ha aggiunto.

La cancelliera Merkel ha espresso la sua profonda inquietudine sulla situazione in Ucraina in una telefonata al presidente russo Vladimir Putin: lo ha detto il suo portavoce Steffen Seibert, precisando che la cancelliera ha aggiunto di aspettarsi che il governo di Mosca lavori per l’attuazione degli accordi di Ginevra.