“Putin pensava di prendere l’Ucraina in tre giorni. Le scorte di viveri che ha distribuito ai suoi soldati quando li ha inviati a combattere” bastavano per quel lasso di tempo. “Per ordine della massima dirigenza della Federazione russa”, inoltre, i militari “sono stati privati di cellulari e documenti”.
Queste le parole di un militare russo preso come prigioniero dalle forze ucraine. Il video è stato pubblicato in queste ore dal Servizio di sicurezza di Kiev su Telegram.
Nel filmato il soldato compare seduto, con le mani legate dietro la schiena e con una benda vistosamente insanguinata intorno alla fronte.
Le parole del presidente Zelensky: “La Russia vuole cancellare la nostra storia”
I russi con la loro invasione stanno cercando di “cancellare l’Ucraina, il Paese, la sua storia”, ha detto in un discorso in diretta tv il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Secondo lui, “per molta gente in Russia la nostra Kiev è completamente straniera. Loro non sanno nulla della nostra capitale, né della nostra storia. Ma hanno ricevuto l’ordine di cancellare la nostra storia. Di cancellare il nostro Paese. Di cancellarci tutti”, ha detto Zelensky.
Zelensky fa appello agli ebrei: “Non restate in silenzio”
Nello stesso discorso Zelensky ha anche fatto appello agli ebrei del mondo perché “non restino in silenzio” di fronte all’attacco russo all’Ucraina. “Mi sto rivolgendo ora agli ebrei nel mondo. Non vedete quello che sta succedendo? Per questo è importante che milioni di ebrei in tutto il mondo non restino in silenzio proprio ora”, ricordando come “il nazismo è nato nel silenzio”. “Quindi gridate la morte dei civili. Gridate per la morte degli ucraini”, ha esortato Zelensky, egli stesso di famiglia ebraica. Ieri il razzo che ha colpito la torre della tv a Kiev ha danneggiato il memoriale della Shoah di Babyn Yar.