Una fossa comune in Texas? Era una bufala

WASHINGTON – La notizia, rivelatasi poi una vera bufala, della fossa comune in Texas e' praticamente scomparsa dai media americana. Con la stessa velocita' con cui ieri si era imposta in tutti i siti d'informazione, da quello del New York Times a quello della Cnn, cosi' s'e' eclissata rapidamente. La vicenda, che ha provocato una sorta d'isteria collettiva, veicolata dai media senza alcun riscontro effettivo, ha messo in luce, ancora una volta, la debolezza del sistema del mondo dei media, affamati di storie ma spesso incapaci di distinguere un fatto vero da un falso allarme lanciato da una improbabile 'veggente'.

Solo alcuni corrispondenti inglesi negli Usa, dal Daily Telegraph, al Guardian, oggi riflettono sulla questione, mettendo sul banco degli accusati un modello eccessivamente sensazionalista di fare informazione. L'attenzione generale negli Usa, anche oggi e' attorno le immagini sconvenienti, ma tutt'altro che sconvolgenti, 'twittate' da un deputato di New York ad alcune amiche conosciute solo on-line. E da giorni si discute se si debba dimettere, e se mandare una foto sia un comportamento indegno per un politico, paragonabile a un vero e proprio tradimento.

Intanto, della presunta fossa comune vicino a Houston parlano solo le tv texane. Alla fine, il puzzo che avrebbe allarmato i vicini, sembra che fosse provocato da immondizia abbandonata. Quanto alla 'sensitiva', la 'medium' che ha avvisato in modo anonimo gli inquirenti, ancora non s'e' ancora scoperta la sua vera identita'. E chissa' se accadra' mai.

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