Unesco apre alla Palestina: i loro siti potranno diventare patrimoni dell'umanità
GERUSALEMME, 31 OTT – L'ammissione all'Unesco permettera' ai palestinesi di presentare la candidatura di molti importanti siti allo status di patrimonio dell'umanita', che li trasformerebbero in una 'manna' turistica, oltre a renderne possibile il restauro e la protezione, ma che potrebbero anche costituire una ulteriore fonte di tensione con Israele.
Si tratta di ''un grande successo'' che permettera' ai palestinesi di ''proteggere il proprio patrimonio e la propria cultura'', ha commentato a Ramallah il ministro della Cultura palestinese Siham al-Barghouti.
L'Anp (Autorita' nazionale palestinese) ha gia' presentato ufficialmente, nel febbraio scorso, la candidatura di Betlemme come patrimonio mondiale dell'umanita' e l'Unesco prendera' una decisione entro luglio 2012.
Luogo storico di pellegrinaggio, Betlemme, che si trova in Cisgiordania, e' il primo sito turistico dei Territori palestinesi. La citta' ha accolto un numero record di pellegrini nel corso delle ultime feste di Natale e, nel corso del 2010, ha ospitato 1,5 milioni di visitatori. L'obiettivo, per il 2011, e' di superare i due milioni di turisti, dopo il difficile periodo della seconda Intifada nei primi anni 2000.
Il dossier per l'inclusione di Betlemme nei luoghi tutelati dall'Unesco come patrimoni dell'umanita' porta il titolo ''Luogo di nascita di Gesu':la Chiesa della Nativita' e la Via dei Pellegrinaggi''.
Dopo Betlemme, L'Anp intende presentare la candidatura di altri 20 siti, tra i quali Hebron, dove si trova la Tomba dei Patriarchi – e la moschea di Ibrahim (nome musulmano di Abramo)- luogo visitato da ebrei e musulmani.
Tra le candidature anche quella di Gerico, una delle citta' piu' antiche del mondo (secondo alcuni la piu' antica del mondo). Tra le localita' d'interesse religioso, culturale e naturale, Garizim, monte sacro dei Samaritani, le grotte di Qumran, dove furono scoperti i rotoli del mar Morto, lo stesso mar Morto e la citta' vecchia di Nablus.
