NEW YORK – Tre uragani uno di seguito all’altro, un terremoto record in Messico, incendi devastanti negli Stati del West, perfino il buio che è sceso sulla terra con l’eclissi totale di sole e, ciliegina sulla torta, la minaccia dell’olocausto nucleare di Kim Jong-un. “Armageddon sta facendo le prove generali”, ha rabbrividito su Twitter lo scrittore di fantascienza John Scalzi, uno dei tanti negli Usa cui la sequenza di eventi degli ultimi giorni ha ispirato timori da fine del mondo.
“Pensieri apocalittici in mezzo al caos della natura? Siete perdonati”: perfino il razionalissimo New York Times ha dedicato ai timori da “fine dei tempi” un articolo del suo esperto di clima Henry Fountain. “L’Apocalise fa parte della religiosità dell’America fin dall’inizio, ma una cosa è credere ai calcoli dei predicatori, l’altra è vedere fatti oggettivi come Harvey, Irma e Jose’, e poi Charlottesville, l’eclissi e il Messico“, ha osservato Richard Hecht, professore di storia delle religioni dell’Università di California a Santa Barbara, secondo cui nelle comunità religiose più fondamentaliste e tra gli evangelici sequenze come quelle di questo ultimo scorcio di estate sono più facilmente comprensibili facendo ricorso alle profezie che alla logica.
La devastazione di Irma e’ “una spettacolare esibizione dell’immenso potere di Dio”, ha sentenziato Kirk Cameron, entertainer cristiano ed ex teen star di “Growing Pains”. Un castigo di Dio “per aver eletto una lesbica sindaco”, ha proclamato la commentatrice dell’ultradestra Ann Coulter a proposito dell’ex prima cittadina Annise Parker, mentre un altro televamngelista, Kevin Swanson, ha suggerito che la traiettoria di Irma potrebbe modificarsi “se al più presto possibile la corte suprema votasse per revocare aborto e nozze gay“.
E se un altra star della radio dell’ultra destra Rush Limbaugh ha definito Irma “un’invenzione dei media, fake news, per far credere alla gente che il cambiamento climatico sia reale” (salvo poi evacuare in fretta e furia dalla sua mansion di Palm Beach), a sinistra l’attrice Jennifer Lawrence ha ceduto all’irrazionale parlando di un “castigo della natura”. In tour promozionale per il suo ultimo film “Mother” la diva premio Oscar ha definito gli uragani di questi giorni “una vendetta” contro Donald Trump, le cui azioni in materia di ambiente “hanno destabilizzato e irrimediabilmente danneggiato il paese”.