Ethan e la “affluenza”: malattia dei ragazzi viziati di oggi

Usa, "affluenza": la malattia dei ragazzi viziati di oggi
Ethan Couch nel 2013

NEW YORK – Si chiama “affluenza”. Come quella delle elezioni. Ma in questo caso è un termine americano che indica la patologia che colpisce i ragazzi viziati dai genitori, i figli di papà che hanno tutto prima ancora di chiederlo e che quando fanno qualcosa di sbagliato non vengono puniti, tutt’altro. Una patologia che è diventata quasi una epidemia. E che ha una delle sue manifestazioni più gravi in Ethan Couch, il ragazzo di 18 anni che nel 2013 uccise quattro persone mentre era alla guida della sua auto ubriaco.

Durante il processo in un tribunale minorile, l’avvocato tirò fuori la tesi che il ragazzo era incapace di gestire la propria vita, “malato” insomma come molti figli di facoltosi genitori non educati al senso di responsabilità.

Questa condizione non è riconosciuta come patologia dalla American Psychiatric Association e il fatto di averla invocata fu giudicata “ridicola”. Eppure proprio per il caso di Couch uno psicologo, Dick Miller, coniò il termine “affluenza”, una malattia che “può essere curata solo con una giusta terapia ben lontano dai genitori”.

Couch venne condannato a 10 anni di libertà vigilata e a una terapia di riabilitazione. Ma lo scorso mese nei suoi confronti è scattato il mandato di arresto perché ha violato le condizioni della libertà vigilata non presentandosi alla polizia.

Il giovane è fuggito con la madre Tonya in Messico dopo aver tenuto una specie “di festa di addio”, ha riferito la polizia che ha mostrato un video nel quale Couch far uso di alcol, un’altra violazione della libertà vigilata.

Madre e figlio pianificavano di scomparire per sempre e il giovane aveva pure cambiato colore dei capelli passando dal biondo al castano scuro. Dopo l’allarme, la polizia messicana ha collaborato con la polizia del Texas per catturare i due che verranno riportati negli Stati Uniti.

Il caso di Couch sarà probabilmente trasferito al tribunale ordinario e ora il giovane rischia una condanna a 10 anni di carcere. La madre dovrebbe essere incriminata per ostacolo alla giustizia.

 

 

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