MIDLAND CITY, STATI UNITI – In centinaia hanno dato l’estremo saluto a Charles Albert Poland, 66 anni, l’autista dello school bus ucciso martedi’ scorso dal maniaco che tiene in ostaggio ormai da sei giorni Ethan, un bimbo di cinque anni affetto da Sindrome di Asperger.
I funerali di Poland si sono svolti nei pressi di Midland City, Alabama, non lontano dal bunker dell’ ‘orco’ Jimmy Lee Dykes, il veterano del Vietnam la cui orribile impresa sta attirando l’attenzione di tutto il mondo.
Lungo la Us Highway 231, a un passo dallo sgabuzzino costruito sottoterra dal maniaco, da giorni sono accampati un esercito di giornalisti e troupe tv, alla ricerca di notizie che arrivano con il contagocce. Intanto emergono nuovi dettagli della vita del sequestratore: Jimmy Lee Dykes ha servito nell’aeronautica tra il 1964 e il 1969. All’epoca prese parte alla guerra del Vietnam, dove si guadagno’ molte onorificenze, tra cui la Vietnam Service Medal e la Good Conduct Medal.
Dopo il servizio militare, Dykes, originario dell’Alabama, si trasferi’ in Florida, dove lavoro’ per molti anni come camionista. Quindi e’ tornato nella sua terra d’origine, circa un anno fa. Tutti nel paese ricordano Poland come l’eroe che ha cercato di proteggere i suoi bimbi dalla follia di questo maniaco. Una sorta di simbolo per una comunita’ intera. Martedi’ scorso, mentre era alla guida del suo bus, Dykes ha assaltato il mezzo, armi in pugno, chiedendo di far scendere due bimbi di 6 e 8 anni.
Poland s’e’ opposto scagliandosi contro l’uomo, in modo da difendere i 21 ragazzini che erano a bordo del suo bus. Ma Dykes ha aperto il fuoco, uccidendolo a bruciapelo. Quindi ha preso con se’ il piccolo Ethan. Da quel momento tutti i 2300 abitanti di questa piccola cittadina si raccolgono ogni sera in preghiera sperando che finisca l’incubo. Ormai da due giorni gli inquirenti hanno imposto il silenzio stampa. Gli specialisti dell’Fbi, esperti in questo tipo di sequestri, non vogliono che nessuna informazione, nessuna voce di raid armati filtri all’interno del bunker, spaventi Dykes, che ha un televisore, e faccia precipitare la situazione.
Le ultime notizie, davvero laconiche, sono venute dallo sceriffo della contea Wally Olson che a sorpresa ha convocato i cronisti per ribadire che il bimbo sta fisicamente bene, il bunker e’ riscaldato e ci sono coperte. ”C’e’ un canale di comunicazione aperto – ha aggiunto – ed e’ stato stato possibile dare a Ethan dei giochi e delle patatine fritte”. Infine, ha persino ”ringraziato” esplicitamente Jimmy Lee Dyker ”di prendersi cura di Ethan”.
Un messaggio paradossale e incredibile. Ma che si spiega alla luce del fatto che l’uomo con la sua tv segue ogni sviluppo esterno. Insomma, nel giorno in cui tutte le famiglie americane, almeno 110 milioni davanti alla tv, hanno seguito domenica il Superbowl – e lo spot anti-armi promosso dal sindaco di New York Michael Bloomberg proiettato durante la partita – in Alabama si vivevano ore di angoscia per la vita di Ethan.
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