Usa/ Altro caso di prelievo di sperma da un morto per fecondare una volontaria

Comincia a diffondersi negli Stati Uniti la pratica di prelevare sperma dai morti per fecondare una volontaria. Tutto è cominciato con la storia di Missy Evans, raccontata dai media una settimana fa, che ha commosso e diviso l’America.

La donna, una texana 42enne divorziata, ha ottenuto che al figlio 21enne ucciso in una rissa fosse prelevato lo sperma per fecondare una volontaria. Ora la storia di Miss Evans e del figlio si ripete a New York. Un tribunale ha infatti autorizzato una donna a raccogliere lo sperma del compagno deceduto per avere un figlio.

Gisela Marrero e Johnny Quintana, già genitori di un bimbo di due anni, desideravano avere un secondo figlio, ma l’uomo è morto venerdì a causa di una crisi cardiaca. La donna si è rivolta al tribunale per chiedere l’autorizzazione a raccogliere il seme del compagno entro le 36 ore dal decesso.

Un giudice del Bronx ha dato parere favorevole, a poche ore dalla scadenza del termine entro il quale lo sperma non sarebbe stato più utilizzabile. Alcuni impiegati della banca dello seme di New York si sono recati all’ospedale Jacobi, dove si trovava il corpo di Quintana, per effettuare il prelievo.

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