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Usa: l’America primatista e repubblicana in armi contro il lockdown

ROMA – Con le bandiere Usa, con poche mascherine, con qualche bandiera filo Trump 2020 e, soprattutto, con tante armi in Michigan gli anti lockdown sono scesi in piazza

Migliaia di veicoli, infatti, si sono radunati a Lansing, capitale del Michigan, per protestare contro le misure di restrizioni decise dalla governatrice Gretchen Whitmer.

Le nuove linee guida sono state definite “tiranniche” dai manifestanti che, a suon di clacson, si sono diretti con auto e furgoncini nelle strade davanti e intorno alla sede del governo statale, mostrando cartelli con scritto “la libertà persa una volta è persa per sempre”, e ancora “la sicurezza senza libertà si chiama prigione”.

Mostrando cartelli certo. Ma mostrando, anche, le armi. 

La protesta in Michigan, stato che conta circa 27 mila contagiati e quasi 1.800 morti, è iniziata a qualche giorno fa, quando la governatrice democratica ha firmato un ordine esecutivo per prolungare il ‘ockdown di un altro mese e ha approvato anche nuove restrizioni – tra le più severe degli Usa – vietando, ad esempio, gli spostamenti nelle seconde case e le riunioni con altri membri della famiglia.

L’operazione è stata ribattezzata Gridlock (che possiamo tradurre più o meno come ingorgo o assembramento) dagli stessi manifestanti. 

“Sappiamo che questa manifestazione avrà un costo per la salute delle persone – ha commentato Whitmer – È così che si diffonde il Covid-19”. Oppure i manifestanti ora potrebbero provare a sparargli a questo infame coronavirus. (Fonte: Ansa).

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