Usa. Ora è possibile costruire in casa un fucile mitragliatore semiautomatico

L’ AR-15 costruito in casa da Cody Wilson

AUSTIN, STATI UNITI – Volete un fucile mitragliatore semiautomatico AR-15, come quello che Adam Lanza ha usato nel massacro della scuola nel Connecticut, ma non volete passare la (breve) trafila burocratica per acquistarlo in un negozio di armi? Nessun problema, ora è possibile. Basta scaricare le cianografie per la costruzione da internet e usare una stampante tridimensionale, che oggi puo’ costare anche solo 300 dollari.

Lo afferma Cody Wilson, 24 anni, studente all’Universita’ del Texas ad Austin, stato Usa notoriamente tutt’altro che contrario alle armi, che ha fondato il progetto ”Wiki Weapons” per la ”Difesa diffusa”.

In una intervista pubblicata sul web, Wilson si dice addolorato per la strage avvenuta nella scuola elementare nei giorni scorsi: ”e’ stata chiaramente una tragedia. Ma, altrettanto chiaramente, per poterci permettere di mantenere la protezione personale concessa dal secondo emendamento della Costituzione Usa, dobbiamo capire che cose come queste possono succedere”.

Secondo quanto riporta sul suo sito web e sul suo canale su Youtube, Wilson afferma di aver costruito un AR-15 in plastica con il quale e’ riuscito a sparare sei colpi prima che l’arma si rompesse. E, infatti, sul suo sito, dove sono inseriti i link con i file che contengono gli schemi di costruzione, accanto a quelli per il fucile mitragliatore c’e’ l’avvertenza ”sistema non ancora affidabile”. Ma proprio in questi giorni, il gruppo non profit da lui guidato dovrebbe sperimentare le parti che si sono rotte, per arrivare quanto prima a un modello pienamente funzionante.

Sul sito del gruppo c’e’ gia’ anche un altro modello, calibro 22 come quello usato lo scorso luglio nella strage del cinema ad Aurora in Colorado (12 morti), che avrebbe sparato piu’ di 200 colpi senza rompersi. ”Il nostro obiettivo e’ senza scopo di lucro – spiega Wilson su Youtube – ed e’ quello di arrivare a produrre un file che si puo’ scaricare da Internet e usare immediatamente con la propria stampante 3D. In questo caso si tratta di un’arma, ma le possibilita’ sono davvero infinite”.

In effetti, con l’arrivo delle stampanti tridimensionali su Internet si potrebbe aprire una nuova era, o meglio un nuovo incubo, non solo per le proprieta’ intellettuali come canzoni e video, ma anche per oggetti e apparecchi riproducibili in plastica. Il processo, pero’ non e’ ancora alla portata di tutti e non solo per le necessarie abilita’ richieste dal montaggio. Per produrre le armi semiautomatiche mostrate sui siti del gruppo, secondo quanto vi si legge, sono stati usate stampanti da diecimila dollari (un modello, in particolare, prodotto in Cina) che usano resine ad alta resistenza e durezza, come quelle impiegate per esempio nei mattoncini del Lego.

E per la prima pistola realizzata il gruppo di Wilson ha raccolto circa 20 mila dollari, contro i 540 dollari, spedizione compresa, che puo’ costare una Glock 17 da 9mm in un negozio online Usa (l’AR-15 costa invece sui 2.000 dollari). E un’arma costruita in questo modo risulta invisibile ai metal detector. Il presidente Barack Obama, all’indomani del massacro nella scuola nel Connecticut, ha promesso che il gruppo di lavoro da lui affidato alla guida del vicepresidente Joe Biden arrivera’ a gennaio a formulare delle proposte concrete sulla controversa questione delle armi.

Intanto sui giornali Usa si leggono ulteriori preoccupazioni anche per questo tipo di pistole e fucili ‘stampati’ in casa, che per ora sono del tutto legali e si possono portare a bordo in un aereo di linea, dato che la legge sulle armi non rilevabili del 2003, che scadra’ nel 2013, e’ stata scritta prima che le stampanti 3D diventassero una realta’.

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