ALBUQUERQUE (STATI UNITI) – “I ragazzi a scuola hanno ragione. Io sono un perdente, un mostro, un frocio, e non c’è modo per la gente di accettarlo” questo l’ultimo messaggio di Carlos Vigil (17 anni), prima di togliersi la vita. Una storia come tante, da Amanda Todd a Carolina Picchio, un’altra vittima del bullismo.
Carlos Vigil, adolescente americano di Albuquerque (New Mexico), studente della Valley High School, era stato preso di mira dai compagni “per ogni cosa – ha raccontato la mamma – Per il peso, per gli occhiali, per i brufoli. Gli insulti sarebbero iniziati all’età di 8 anni.” Il padre di Carlos, Ray Vigil, appena letto il messaggio ha provato a raggiungere il figlio ma ormai era troppo tardi. . “Grazie a tutti per il vostro sostegno e le vostre preghiere. Non dimenticate ciò che voleva Carlos: fermare il bullismo” ha scritto su Twitter il padre Ray.
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