Usa. Condannato, 13 minuti per morire soffrendo con sedativo non testato prima

Camera della morte dove si pratica l'iniezione letae
Camera della morte dove si pratica l’iniezione letae

MIAMI, FLORIDA – Tredici minuti per morire: William Happ, un americano di 51 anni, ha finito i suoi giorni sul lettino dell’iniezione letale in Florida dopo avere ricevuto in vena un anestetico mai testato prima d’ora e che potrebbe essere anticostituzionale, secondo gli attivisti contro la pena capitale. L’esecuzione, avvenuta nel corso della notte, e’ stata la prima con il sedativo ipocloride ‘midazolam’, che in teoria doveva provocare la perdita totale di coscienza da parte del condannato prima che altre due sostanze ne inducessero la paralisi e poi l’arresto cardiaco.

Finora al posto del ‘midazolam’ veniva usato il barbiturico ‘pentobarbital’, ma la Florida, come altri stati che usavano lo stesso tipo di “protocollo della morte”, ne ha finito le scorte dopo che i produttori hanno sospeso le forniture quando sono destinate a iniezioni letali.

Per Happ, che sul lettino dell’iniezione ha confessato l’omicidio di una ventunenne per il quale era stato condannato, non e’ stata una morte facile. “E’ stata una fine faticosa: a tratti gli palpitavano gli occhi, inghiottiva visibilmente a fatica, faceva movimenti inconsulti con la testa, gli si gonfiava il petto”, ha scritto un giornalista del Sun Sentinel ammesso nella camera della morte.

I 13 minuti impiegati dal condannato per morire sono il doppio di quanto normalmente accade con il protocollo “normale”. Fuori dal carcere una trentina di oppositori alla pena capitale avevano organizzato una veglia. “E’ un esperimento su un essere umano”, ha protestato Richard Dieter, direttore esecutivo del Death Penalty Information Center di Washington: “Il ‘cocktail’ di tre farmaci dipende dal primo per far perdere conoscenza al condannato: se resta solo parzialmente conscio puo’ andare incontro a sofferenze estreme e siccome la seconda iniezione lo paralizza non puo’ neppure gridare o manifestare in altro modo il suo dolore”.

Solo la settimana scorsa il Missouri ha rinviato una esecuzione in programma per il 23 ottobre a causa delle incertezze sull’uso di un farmaco alternativo, il ‘propofol’, come sostituto del ‘pentobarbital’, non più disponibile.

Happ, 24 anni passati nel braccio della morte, e’ stato dichiarato morto alle 18:16 ora locale (le 22:16 in Italia). La sua e’ stata l’ottantesima  esecuzione in Florida dalla reintroduzione della pena capitale nel 1976; la sesta quest’anno nello Stato, la trentunesina in tutti gli Usa.

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