Usa. Dopo tre rinvii in un anno disabile mentale sarà giustiziato venerdi

Warren Hill
Warren Hill

ATLANTA, STATI UNITI – Che la morte sia una sofferenza, in qualsiasi modo venga praticata, è un fatto noto. Che la morte arrivi ad un passo per poi retrocedere e consentire al boia di rispedire un condannato nel braccio della morte tre volte in un anno, somiglia molto ad un sistema di tortura. Ma questo è esattamente, per quanto incredibile,è quello che è successo a Warren Hill, 52 anni, un afroamericano mentalmente disabile che, dopo un anno di attesa con l’esecuzione ripetutamente rinviata, venerdi dovrebbe entrare nella camera della morte del penitenziario della Contea di Fulton, Georgia. Salvo ulteriori ripensamenti delle autorità.

La storia di Hill sta commuovendo molti americani. E’ stato condannato per un omicidio compiuto nel 1991. Dopo tanti tira e molla, la decisione di ucciderlo con l’iniezione letale e’ stata presa dalle autorita’ statali dopo l’ultima breve sospensione ordinata dal giudice. L’iniezione letale era infatti programmata per giovedi’.

Il caso di Hill, che soffre di un ritardo mentale, era finito davanti alla Corte Suprema statale, che nel 2002 aveva sentenziato come l’esecuzione delle persone che soffrono di disturbi mentali sono contrarie alla Costituzione. Ma lo Stato della Georgia, al momento della condanna oltre 20 anni fa, non aveva riconosciuto lo status di ritardato mentale dell’uomo. Dunque Hill sara’ giustiziato, nonostante ormai tutti i medici e gli specialisti che lo hanno visitato riconoscano unanimemente i disturbi di cui Hill soffre.

L’esecuzione della sua condanna alla pena capitale e’ stata fissata per la prima volta per il 23 luglio di un anno fa e poi sospesa un’ora e mezza prima, quando e’ stata accolta un’istanza sollevata contro il medicinale utilizzato in Georgia per le esecuzioni, che normalmente viene usato per l’eutanasia degli animali.

E di nuovo, l’esecuzione e’ stata fissata per lo scorso 19 febbraio, e poi sospesa un’ora prima, quando al condannato era già stata data una dose di sedativo per prepararlo all’iniezione letale. In questo caso la sospensione e’ stata decisa da una Corte d’appello federale per avere piu’ tempo per esaminare più a fondo la teoria della difesa secondo cui l’esecuzione sarebbe stata incostituzionale, poichè nel 2002 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che “le persone con ritardi mentali dovrebbero categoricamente essere escluse dalle esecuzioni”.

Secondo varie perizie mediche, Hill ha un quoziente intellettivo di solo 70, e anche tre psichiatri forensi che avevano testimoniato sostenendo che il suo ritardo mentale non era cosi’ grave da evitargli la pena capitale hanno fatto marcia indietro, affermando in una dichiarazione scritta che la loro valutazione dell’imputato era stata ”affrettata”.

L’alta Corte ha pero’ lasciato agli stati dell’Unione l’onere di fissare i parametri per poter decidere se un condannato abbia ritardi tali da evitargli la pena capitale, e la Georgia afferma che le disabilita’ mentali dei condannati devono essere provate “oltre ogni ragionevole dubbio”, una formula che molti esperti giudicano pressoche’ insormontabile.

L’ultima volta la mano del boia e’ stata fermata in virtu’ di un appello presentato in un tribunale della Georgia contro la recente legge che consente allo stato di acquistare in segretezza i medicinali da usare per le esecuzioni capitali. Si tratta pero’ di una sospensione di appena tre giorni. Venerdi, se non ci saranno sorprese – e’ inoltre sempre possibile un intervento in extremis della Corte Suprema – Warren Hill e’ atteso ancora una volta, la terza, nella camera della morte.

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