Usa. Niente velo sul lavoro: musulmana denucia Disneyland

Il velo islamico divide anche Disneyland. Una donna di 26 anni di origine marocchina ma di cittadinanza americana, Imane Boudlal, impiegata nel parco californiano di Disneyland ha denunciato i datori di lavoro per discriminazione, appellandosi alla libertà di culto. Assunta oltre due anni fa in un locale dentro il parco dei divertimenti di Anaheim, la Boudlal solo domenica, in occasione dell’inizio del Ramadan, ha provato per la prima volta a indossare l’hijab durante il suo turno.

Il suo capo ha reagito chiedendole di toglierselo o, in alternativa, di svolgere un compito che non richiedesse il contatto diretto con i clienti. Mercoledì, subito dopo aver sporto denuncia contro un regolamento che giudica ”illegale e ingiusto”, la giovane musulmana, scortata questa volta da fotografi e giornalisti, ha provato per la quarta volta ad andare a lavoro con il velo e per l’ennesima volta le è stato impedito di svolgere il suo impiego.

La portavoce della Disney, Suzi Brown, ha negato che alla donna sia stata negata l’opportunità di lavorare: ”Non le abbiamo impedito di lavorare, le abbiamo proposto un posto lontano dai clienti”. Per la Boudlal, ”la proposta è umiliante”, ma Disney ha ribadito che loro ritengono di valorizzare la diversità e da tempo applicano una politica anti discriminazione.

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