Usa. Scontri tra giudici federali su legalità attività spionaggio della NSA

Il quartier generale della NSA
Il quartier generale della NSA

USA, WASHINGTON – I programmi di sorveglianza della National Security Agency (Nsa) sono legittimi e gli 007 possono ottenere e conservare i dati di ogni registrazione telefonica ritenuta utile ai fini delle indagini anti terrorismo, incluse le chiamate di cittadini americani intercettati. A pronunciarsi nuovamente sulla legalità dell’attività della Nsa è la Foreign Intelligence Surveillance Court (Fisc), entrando nel dibattito in corso che vede lo ‘scontro’ fra varie sentenze di giudici federali americani.

Nelle ultime ore i legali del governo hanno presentato appello contro la decisione di una corte federale, secondo la quale i programmi della Nsa potrebbero essere incostituzionali. Un giudice di New York ritiene invece le attività di sorveglianza legali. Lo scontro probabilmente finirà davanti alla Corte Suprema. Intanto, in attesa della proposta di riforma della Nsa del presidente americano Barack Obama, il senatore Rand Paul annuncia battaglia. E si appresta a presentare un’azione legale, che potrebbe diventare una class action contro l’amministrazione Obama che, secondo Paul, deve smetterla di ‘spiare’ gli americani.

Il senatore repubblicano nella causa, per la quale raccoglie firme da sei mesi, esige il rispetto e la tutela del Quarto Emendamento perchè “vogliamo sicurezza e vogliamo difenderci dal terrorismo, ma questo non deve tradursi in una rinuncia alla propria privacy”. Ogni americano che ha un cellulare, sostiene Paul, può partecipare all’eventuale class action. Obama dovrebbe annunciare la riforma della Nsa prima del discorso sullo stato dell’Unione il 28 gennaio prossimo. Nei giorni precedenti – secondo indiscrezioni – Obama formulerà la sua proposta: già agli inizi della settimana prossima, appena rientrato dalle vacanze natalizie, si incontrerà con i suoi advisor per fare il punto sulla Nsa.

Fra le proposte che Obama dovrebbe formulare ci sarebbe tra l’altro l’introduzione di un avvocato indipendente in grado di portare il caso della tutela della privacy e dei diritti civili davanti alla Fisc, la corte che si riunisce segretamente e che al momento ascolta solo le motivazioni dei legali del governo che cercano l’autorizzazione per i propri programmi.

L’attenzione, in questi giorni, è puntata anche su Edward Snowden, la ‘talpa’ del Datagate, dopo gli appelli alla grazia del New York Times, del Guardian  e di altri quotidiani. Appelli che non fanno breccia nell’ex segretario alla sicurezza nazionale, Janet Napolitano, convinta che la grazie non debba essere concessa perchè Snowden ha fatto danni violando la legge. I disastri causati da Snowden, afferma Napolitano, si faranno sentire e vedere nei prossimi anni.

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