Usa. Indignati con aquiloni danzano a Nashville e chiedono meno politica

WASHINGTON – Resistono gli indignati di Nashville, accampati nel cuore della citta’ tempio della musica country, in Tennessee: niente sgomberi per loro al momento, in un clima di protesta che ha il sapore di una sagra di paese del Sud tra danze e aquiloni.

Tra le novanta e piu’ tende issate dietro la Piazza dei Memoriali di Guerra di Nashville troviamo in egual misura americani ‘liberal’ e conservatori, democratici e repubblicani, anche dei tea party anti tasse e studenti di college. Sono una novantina circa gli irriducibili che non vogliono lasciare l’accampamento, mentre altri 400 partecipano part-time.

Vanno a dormire a casa ma tornano durante il giorno. A fine ottobre le autorita’ avevano tentato uno sgombero, arrestando 55 dimostranti subito rimessi in liberta’, ma la mossa ha avuto il risultato di attrarre ancora piu’ ‘indignati’, specialmente tra i conservatori che hanno fatto del ‘movimento’ una roccaforte a difesa del primo emendamento della Costituzione Usa, sulla liberta’ di espressione.

“Sono molot a destra – ammette Jon Louis, un impiegato statale – ma quando ho realizzato che i poliziotti arrestavano i manifestanti non ci ho visto piu’ e ho deciso di aderire al movimento”.

“Questa e’ l’unica piazza del movimento in cui la gente di tutte le colorazioni politiche si sta unendo contro il potere delle corporation e di Wall Street'”, aggiunge Samantha Blanchard, 30 anni, una delle ‘dure’ che non lascia mai la tenda.

L’accampamento potra’ rimanere almeno fino il 3 Febbraio, quand un giudice federale decidera’ il suo destino. Intanto gli ‘indignati’ di Nashville non parlano di marxismo e socialismo come alcuni loro colleghi della East Coast, ma fanno volare aquiloni e la sera si buttano nella ‘square-dance’, tipica della campagne del meridione d’America.

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