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Usa. Kentucky. Uomo accusa chirurgo di avergli amputato il pene senza il suo consenso

di lgermini |18 Agosto 2011 14:20

SHELBYVILLE, STATI UNITI – Un uomo di Shelbyville, Kentucky, Phillip Seaton, e la moglie Deborah, hanno fatto causa e chiedono un risarcimento imprecisato al chirurgo John Patterson che durante un intervento chirurgico ha amputato il pene di Seaton.

Il chrirurgo sostiene che durante l’intervento ha scoperto che il pene del paziente, 61 anni, era affetto da cancro e che ha dovuto necessariamente amputarlo. Completamente diversa la versione di Seaton, secondo il quale si è sottoposto all’operazione per subire una circoncisione intesa a eliminare una infenzione.

Seaton  sostiene inoltre che non ha mai autorizzato l’amputazione e che non gli è stata data la possibilita di avere un secondo parere medico. Insomma, il chirurgo ha usato il bisturi senza consultare nè Seaton nè la moglie.

L’avvocato difensore di Patterson, Clay Robinson, nei preliminari del processo che dovrebbe svolgersi a giorni, ha invece dichiarato al giudice preposto al caso che prima di sottoporsi all’operazione Seaton aveva dato il permesso di eseguire qualsiai procedura medica ritenuta necessaria. ”Una volta rilevato il cancro Patterson non ha avuto altra ragionevole opzione che amputare”, ha detto Robinson.

I Seaton chiedono danni al chirurgo che con il suo comportamento ”ha privato il loro matrimonio delle gioie del sesso, dell’amore e dell’affetto”. La coppia ha anche fatto causa per danni al Jewish Hospital, dove ha avuto luogo l’operazione, che ha risarcito i Seaton con una somma di cui non si conosce l’entità.

Il procedimento giudiziario della coppia è simile a quello intentato da un uomo di Indianapolis, Indiana, che nel 1997 ha avuto un risarcimento di oltre 2,3 milioni di dollari dopo che il suo pene e il testicolo sinistro sono stati rimossi senza il suo consenso nel corso di un intervento chirurgico per curare un’infezione.

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