Usa, la caduta del comunismo cambiò la matematica negli Stati Uniti

MILANO, 8 FEB – La caduta del regime comunista sovietico nel 1992 ha cambiato la matematica negli Stati Uniti. L'America ha infatti subito l'influsso dei matematici sovietici, dei borsisti e dei ricercatori che hanno sviluppato diverse aree di specializzazione rispetto a quelle americane cambiando per per sempre il modo in cui la matematica e' stata studiata e insegnata negli Usa. Lo ha veriticato uno studio dell'universita' di Notre Dame pubblicato sul 'Quarterly Journal of Economics'.

''Tra l'instaurazione e la caduta del comunismo i matematici sovietici svilupparono specializzazioni e modalita' diverse rispetto a quelle dei loro colleghi americani – spiega Kirk Doran, autore dello studio – Alcuni matematici ebbero delle intuizioni potenziali dai Soviet, mentre in altri campi si ebbe una vera e propria inondazione di nuovi matematici, teoremi e idee''. Tra il 1922 e il 1992 ci furono poche collaborazioni e scambi tra i matematici occidentali e quelli dell'Est. Ogni comunicazione con matematici Usa era letta infatti dalle autorita' ed era necessario un permesso speciale per pubblicare fuori dall'Urss. ''Come succede a chi parla la stessa lingua ma in posti separati geograficamente, per molto tempo, che sviluppa dialetti separati e diversi – continua – cosi' i matematici occidentali e sovietici, separati dalla Guerra fredda, si svilupparano sotto diverse influenze creando nuove specializzazioni nei campi della matematica''. Il contatto con i matematici sovietici non fu pero' sempre positivo per quelli americani. I matematici Usa, le cui aree di competenza si sovrapponevano a quelle dei sovietici, produssero meno con l'entrata degli emigrati sovietici, molti se ne andarono in altri istituti meno prestigiosi e ridussero la loro attivita' di ricerca. Le nuove leve non si impegnarono in campi dominati dai matematici sovietici. Gli studenti americani di matematici sovietici emigrati hanno avuto invece una maggiore produttivita' di quelli seguiti da non sovietici.

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