Usa, licenziata perché troppo bella. O forse perché troppo rifatta

Debrahlee Lorenzana

Troppo bella per lavorare in banca, ma forse anche troppo rifatta perché la chirurgia estetica, e in particolare le ‘tette’ alla Pamela Anderson, erano la sua ossessione.

Dopo le ultime rivelazioni della Abc, prende una piega diversa l’incredibile storia di Debrahlee Lorenzana, una avvenente “latina” di 33 anni licenziata dalla Citibank, sostiene lei, per colpa del suo aspetto fisico eccessivamente attraente.

Secondo il suo legale Jack Tuckner queste ultime rivelazioni, tra cui la volontà di Debrahlee di assomigliare ad una super-maggiorata playmate di Playboy per trovare l’uomo giusto  non cambia la sostanza, visto che le molestie e le discriminazioni sul lavoro ci sono state davvero e rimangono inaccettabili.

Quello che il legale non ammette, invece, è che il ricorso per discriminazione inoltrato alla Corte Suprema sarà più difficile da vincere. La Lorenzana si è rifatta il seno due volte, raggiungendo la quinta misura, oltre a alla plastica addominale e la liposuzione, dopo la sua gravidanza.

Come lei stessa aveva spiegato ad una trasmissione tv nel 2003 nella trasmissione ‘Plastic Surgery New York Stile’, ripresa con due meloni in mano in un supermercato, “ecco cosa voglio diventare, due tettone su un bastoncino”.

Secondo il ricorso, la direzione dell’azienda l’ha invitata ad evitare vestiti troppo attillati e tacchi alti. Il motivo era molto semplice: i suoi passaggi per gli uffici “distraevano totalmente gli impiegati dal loro lavoro”, come ha scritto il Daily News, il più diffuso tabloid newyorchese.

“Ma io non ci posso fare niente – si era difesa la ragazza – se sono fatta così. Non potevo certo mettermi a mangiare e ingrassare 30 chili solo perché il mio capo mi voleva della stessa taglia degli altri”.

Assunta nel 2008, Debrahlee ha cominciato ad avere i primi problemi con i colleghi, tanto che nel luglio 2009 è stata trasferita in un ufficio periferico, dove non avrebbe potuto entrare in contatto con tante persone. Secondo il suo avvocato, con questa scelta i suoi capi si sarebbero vendicati delle sue continue lamentele. Un mese dopo, il licenziamento. “L’unica vera spiegazione che le hanno dato informalmente – spiega Tuckner – è stata che era troppo bella”.

Gestione cookie