ROMA – Non sarà estradata Anna Sacoolas, la moglie del diplomatico americano accusata di aver investito e ucciso un giovane britannico di 19 anni, Harry Dunn. Gli Stati Uniti hanno respinto la richiesta presentata dalla Gran Bretagna.
Del resto lo stesso presidente Usa, Donald Trump, aveva liquidato la tragedia con un “cose che capitano”, perché “lì si guida contromano”. La tragedia si è consumata lo scorso agosto, vicino Croughton, nel Northamptonsshire: la donna, poco abituata alla guida a sinistra, viaggiava ad alta velocità sulla corsia sbagliata quando si è scontrata frontalmente con il diciannovenne in sella alla sua moto.
Invocando l’immunità diplomatica, era poi rientrata negli Stati Uniti prima che fossero formalizzate le accuse.
“Siamo delusi da questa decisione, che sembra essere una negazione della giustizia”, ha detto un portavoce del Ministero degli Interni inglese commentando la mancata estradizione. “Stiamo valutando urgentemente le nostre opzioni”, ha aggiunto la fonte. Il caso di Anna Sacoolas è già stato motivo di attrito tra Londra e Washington, ponendo interrogativi sui limiti dell’immunità diplomatica in casi non legati alla sicurezza nazionale.
Fonte: Ansa
