Americani vengono ”spiati” ache quando comprano biscotti e caramelle

candyNEW YORK, STATI UNITI  – Gli americani vengono ‘spiati’ anche mentre comprano biscotti e caramelle: in questo caso, tuttavia, Datagate e governo non c’entrano. Sono i negozianti che – secondo quanto rivela un’inchiesta del New York Times – utilizzano sempre piu’ la tecnologia per raccogliere dati sul comportamento dei propri clienti e studiare le loro abitudini, arrivando anche a tracciare e localizzare i telefoni cellulari degli acquirenti.

Grazie a telecamere di sorveglianza e applicazioni sui telefoni cellulari, i rivenditori cercano di carpire in tutti i modi le informazioni piu’ varie su chi compra o si limita a visitare un esrcizio: eta’, sesso, numero di telefono, indirizzo, posta elettronica. Ma studiano, per esempio, anche quanti minuti le persone passano in un reparto piuttosto che in un altro, o per quanto tempo guardano la merce prima di acquistarla.

Per alcuni osservatori e per le associaizoni di categoria si tratta di un ‘monitoraggio’ assolutamente innocuo, nulla a che vedere con lo ‘spionaggio’ del Datagate. Per altri esperti invece – scrive sempre il Nyt – si tratta comunque di un fatto preoccupante. ”L’idea di essere pedinato in un negozio e’ un po’ inquietante – ha detto il professor Robert Plant, docente presso l’University of Miami School of Business Administration – anche se in realta’ il negoziante non sa chi sono le persone inquadrate”.

Sara’, ma molte persone – aggiunge il quotidiano – si chiedono come e in che misura le informazioni carpite vengono utilizzate. E qualcuno comincia anche a presentare dei reclami.

”La cosa che fa piu’ paura non e’ la violazione della privacy, ma quanto i negozianti possono interferire nella vita privata di ognuno”, afferma Bradley Voydek, altro professore universitario, che fa l’esempio di una grande caffe’ di Berkley, California, che addirittura usa tecnologie per misurare i segnali tra uno smartphone e un antenna Wi-fi, per contare ogni giorno quante persone si soffremano davanti al locale e quante entrano. Per la privacy degli americani non c’e’ davvero pace.

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