STATI UNITI, WASHINGTON – Negli Stati Uniti e’ sempre bufera sull’Obamacare, la riforma sanitaria fortemente voluta dal presidente americano Barack Obama cosi’ come fortemente ‘odiata’ dall’ala piu’ conservatrice dei repubblicani. Fazione che pur di tentare di affossarla ha causato lo shutdown e uno stallo politico durato settimane.
”Il presidente e’ frustrato per i problemi tecnici sul sito governativo” che hanno reso pessimo il debutto della riforma entrata in vigore il primo ottobre, ha ammesso il segretario al Tesoro, Jack Lew, in una intervista alla Nbc. Problemi che di fatto hanno finora reso impossibile per milioni di americani registrarsi on line per avere una copertura sanitaria.
Un vero e proprio caos per il quale in molti chiedono la testa del ministro della sanita’ Kathleen Sebelius, invocandone le dimissioni. Ma per il momento Sebelius, nell’occhio del ciclone anche all’interno del partito democratico, si limitera’ a riferire al Congresso nei prossimi giorni. ”Siamo determinati a risolvere le falle del programma – ha detto Lew – e non c’e’ persona piu’ demoralizzata del presidente”.
In realta’ la Casa Bianca e’ furiosa, e il presidente piu’ di tutti. E proprio Obama nelle prossime ore dovrebbe intervenire di persona in tv per spiegare cosa sta accadendo e come la sua amministrazione intende porre rimedio alla situazione. Per far si’ che il fiore all’occhiello della’attuale presidenza – la riforma sanitaria firmata nel gennaio 2010, appunto – non si trasformi in un vero e proprio flop.
L’Affordable Care Act dovrebbe fornire una copertura sanitaria privata a circa 7 milioni di americani ancora oggi non assicurati. Ma per accedere ai benefici della riforma i cittadini in tutti i 50 Stati degli Usa devono prima registrarsi on line sul sito Healthcare.gov. Ma – si difende l’amministrazione – il portale e’ stato talmente preso d’assalto (14,6 milioni di visitatori in dieci giorni) che il sistema e’ andato in til.