Dopo aver seguito la quarantena anti coronavirus da marzo, a metà giugno, quando il governatore del suo Stato Usa ha allentato le restrizioni, è andato ad un party. Pochi giorni dopo è risultato positivo al Covid-19. E ne è morto.
Usa, va ad un party e poi muore di coronavirus
Thomas Macias, camionista americano di 51 anni obeso e diabetico, è morto pochi giorni fa di coronavirus. Aveva seguito le misure di quarantena stabilite dal suo Stato, la California, da marzo fino ai primi di giugno.
Poi, quando il governatore Gavin Newsom aveva iniziato ad allentare le misure di contenimento, aveva partecipato ad una festa.
Pochi giorni dopo si era scoperto positivo al coronavirus. Aveva così scritto un commovente post su Facebook in cui invitava tutti a seguire le misure di distanziamento sociale e ad indossare la mascherina.
Aveva raccontato la sua storia e si era detto rammaricato ma speranzoso di poter sopravvivere. Ma non ce l’ha fatta.
La storia di Macias e il distanziamento
La sua storia è diventata emblematica di quanto sta accadendo negli Stati Uniti, dove le misure di contenimento sono al minimo ma i morti continuano a crescere, tanto da fare degli Usa il Paese con il maggior numero di vittime. E tutto questo mentre il presidente Donald Trump continua a farsi vedere per lo più senza mascherina.
“Alcuni di voi lo sanno, ma molti no. Un paio di settimane fa sono uscito e ho contratto il coronavirus”, ha scritto su Facebook appena prima di morire.
“A causa della mia stupidità ho messo a rischio la salute di mia madre, di mia sorella, della mia famiglia. E’ stata una esperienza molto dolorosa. Questo non è uno scherzo. Se devi uscire, indossa una maschera e pratica l’allontanamento sociale. Spero di sopravvivere a tutto questo, con l’aiuto di Dio”. Ma Macias è morto pochi giorni dopo queste parole. (Fonte: NbcNews)
