Usa. Dimuiscono le condanne a morte e le esecuzioni

Lettino dove avvengono le esecuzioni con iniezione letale

Continua la tendenza degli stati americani ad eseguire meno sentenze capitali, e parimenti le giurie sono sempre più restie a decretare le condanne a morte degli imputati, secondo i dati diffusi da una associazione contraria alla massima pena, a quanto riferisce il New York Times.

Secondo il Death Penalty Information Center, che pubblica un rapporto annuale sulle esecuzioni in tutti gli stati dell’Unione, le 46 messe a morte nel 2010 rappresentano un calo del 12 per cento rispetto alle 52 dell’anno scorso. La tendenza è ancora più marcata se si raffrontano i dati di quest’anno con le 85 esecuzioni del 2000.

Anche i giurati, riferisce il Centro, mostrano una continua preferenza per alternative alla pena di morte per i criminali, come gli erastoli che escludono la possibilità di libertà con la condizionale.

”Si è sviluppata una maggiore preoccupazione riguardo alla correttezza della pena di morte, alla sua equità ed ai suoi costi, tutti fattori che rendono la commutazione della massima pena da parte delle giurie meno consigliabile”, rileva Richard Dieter, autore del rapporto e direttore del Centro, che si trova a Washington.

Le alternative alla pena di morte, prosegue Dieter, ”significano anche che i pubblici ministeri sanno della riluttanza dei giurati e conseguentemente ne fanno richiesta in misura minore”. Altro fenomeno è che gli stati continuano ad emettere condanne a morte per poi applicarle a meno di quanti detenuti nel braccio della morte.

Negli Stati Uniti ci sono 3.261 condannati a morte. In testa c’e’ la California, con 697 detenuti nel braccio della morte, mentre in fondo alla lista ci sonoil New Hampshire e il Wyoming.

Secondo un sondaggio Gallup dello scorso ottobre, d’altra parte, una consistente maggioranza degli americani, il 64 per cento, è favorevole alla pena di morte, mentre solo il 29 per cento è contrario.

Secondo il New York Times, un altro fattore nella diminuzione delle esecuzioni in tutto il Paese è la scarsità del sodio tiopental, la sostanza usata per mettere a morte i condannati con l’iniezione letale. A causa di questa scarsità, esecuzioni sono state rinviate o annullate in Arkansas, California, Kentucky, Oklahoma e Tennessee.

Hospira, l’azienda che produce il sodio tiopental, ha fatto sapere che riprenderà a produrre la sostanza a sufficienza nel primo trimestre dell’anno prossimo.

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