Usa. Pedopornografia al Pentagono, ma centinaia di sospettati impuniti

Il Pentagono

Un’indagine nel 2006 dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE) sull’acquisto di pedopornografia online ha scoperto che oltre 250 impiegati militari e civili del Ministero della Difesa – inclusi alcuni con la più alta autorizzazione di sicurezza – hanno usato carte di credito o PayPal per acquistare immagini di bambini coinvolti in atti sessuali, a quanto riferisce The Huffington Post.

L’indagine del Pentagono, chiamata Project Flicker, ha scoperto nomi e numeri di carte di credito di oltre 5 mila americani che si sono abbonati a siti che offrivano immagini pedopornografiche. Molti di essi fornivano per gli acquisti o gli abbonamenti i loro indirizzi ed email militari.

In una inchiesta collegata, il Pentagon’s Defense Criminal Investigative Service (DCIS) ha fatto un controllo incrociato con la lista dell’ ICE ed ha scoperto acquirenti di pedopornografia tra stretti collaboratori del ministro della Difesa e contractors del Pentagono.

Ma, secondo quanto riferisce The Huffington Post, il DCIS ha avviato inchieste solo sul 20 per cento delle persone identificate ed è riuscito a perseguire legalmente solo pochi.

Ma il nuovo Progetto Flicker che ha ottenuto rapporti tramite il Freedon of Information Act, mostra che gli inquirenti del DCIS hanno identificato 264 impiegati che hanno acquistato pedopornografia online. Sorprendentemente, 9 di essi erano abilitati ad accedere ad informazioni Top Secret e potevano così accedere ai segreti più tutelati del Paese.

Ma il DCIS ha condotto indagini su solo 52 impiegati sospettati, e solo 10 sono stati accusati di vedere of acquistare pedopornografia. Senza maggiori informazioni rese pubbliche, è impossibile sapere come finirono le inchieste individuali o se altre persone identificate dal progetto Fkicker sono state indagate.

Da quanto si è appreso, la maggioranza delle persone identificate dal progetto Flicker non sembrano aver avuto effetti negativi sulle loro carriere nel quadro dell’inchiesta del DCIS.

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