NEW YORK, STATI UNITI – Si tratta di gente, giovani e anziani, medici e operai che si sono riuniti in una sorta di associazione, a New York e altrove negli Usa, il cui scopo è la sopravvivenza dei suoi membri a disastri, disastri di ogni tipo: uragani come il terribile Sandy, un attacco nucleare dei russi o dei cinesi, un terremoto, un meteorite che centra in pieno Central Park, l’eruzione del vulcano di Yellowstone e via discorrendo.
Si chiamano ”Preppers” e sono fermamente intenzionati a sopravvivere – o a cercare di farlo – ad ogni tipo di sciagura. Per questo sono bene attrezzati.
Bussola, pillole allo iodio, torce che vanno a luce solare. Ma anche tablet con mappe e cibo essiccato. Il contenuto degli zaini dei ‘Preppers’ di New York per sfuggire al ‘collasso della civilizzazione come noi la conosciamo’ ed essere in grado di scappare da New York include anche trappole per topi, nel caso in cui si finisse a corto di generi alimentari, e attrezzature tra cui corde e mini-battelli gonfiabili per poter superare i fiumi della citta’ se i ponti che uniscono l’isola di Manhattan al continente fossero bloccati.
L’esercito dei ”Preppers” newyorkesi che in uno zaino hanno tutto il necessario per la sopravvivenza e’ in forte crescita. E include medici, pompieri, poliziotti, scrittori, infermieri tutti con un zaino ad hoc, sempre pronto in casa per ogni evenienza, per sfuggire a calamita’ di ogni sorta. ”New York non sembra un posto naturale per quello che si e’ affermato come il movimento dei ”Preppers”, ma la comunita’ di associati non solo e’ ampia e molto diversificata, e’ anche in forte crescita” afferma il movimento, guidato da Jason Charles, che organizza raduni in citta’ nei quali si discutono le varie strategie da seguire nei casi estremi.
Oltre ai 10 must che bisogna avere nello zaino, fra cui la maschera antigas, ognuno puo’ mettere cio’ che piu’ si adatta alle sue esigenze: per i vegetariani le lenticchie secche, ma c’e’ anche chi ci mette un preservativo da usare come borraccia d’emergenza. C’e’ chi porta con se’ il proprio cane e prepara anche per lui lo zaina salvavita. Il fenomeno dilagante dei ”Preppers” a New York, che comunque restano ancora un gruppo marginale, ha subito una forte spinta con l’uragano Sandy, anche se i ”Preppers” newyorkesi vedono in cima alle loro preoccupazioni attacchi terroristici e il collasso dell’economia.