FRANKFORT (USA) – E’ stata rilasciata Kim Davis, l’impiegata comunale del Kentucky che si era rifiutata di concedere i visti per le nozze gay, obiettando di non poterlo fare “in nome di Dio” e della sua religione.
La segretaria era stata arrestata giovedì 3 settembre proprio per essersi opposta a quello che era un suo compito. Da quando, due mesi fa, la Corte Suprema aveva legalizzato le unioni omosessuali in tutto il Paese lei, cristiana apostolica, non aveva più rilasciato licenze matrimoniali nemmeno alle coppie eterosessuali.
Il giudice distrettuale David Bunning, lo stesso che l’aveva fatta arrestare, ha annullato l’ordine di custodia e ne ha ordinato il rilascio. Bunning ha però intimato alla donna di non interferire più con la legge, che prevede la possibilità di celebrare matrimoni tra persone dello stesso sesso come sentenziato dalla Corte Suprema degli Stati Uniti alcuni mesi fa.
Intanto la contea di Rowan, nel Kentucky, ha ripreso a rilasciare licenze matrimoniali alle coppie gay. I primi a ottenere l’agognato certificato sono stati James Yates e William Smith, a cui la Davis lo aveva rifiutato per cinque volte.