USA, WASHINGTON -Il Secret Service ha accettato di pagare oltre 24 milioni di dollari per chiudere una causa intentata da circa 100 agenti di colore, che accusano il corpo che si occupa della sicurezza del presidente degli Stati Uniti di agire in base a pregiudizi razziali.
Nei documenti presentati in tribunale, come scrive il Washington Post, si afferma che l’agenzia ha promosso “una cultura razzista” in base alla quale regolarmente sono stati privilegiati agenti bianchi pur se meno qualificati di quelli afroamericani, favorendo un clima di pregiudizi.