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Usa. Soldatesse fanno causa al Pentagono per poter combattere in prima linea

di lgermini |29 Novembre 2012 11:29

WASHINGTON, STATI UNITI – Per poter combattere in prima linea nei campi di battaglia, quattro soldatesse americane hanno deciso di ingaggiare battaglia nelle aule di tribunale contro il Pentagono e il segretario alla difesa Leon Panetta.

E per farlo, hanno scelto come alleato la American Civil Liberties Union (Aclu), secondo cui il divieto è anticostituzionale e la carriera delle quattro donne nelle forze armate viene di fatto impedita, visto che non vengono loro consentiti gli stessi passaggi di grado che invece possono fare i loro colleghi di sesso maschile.

Le regole militari attualmente non permettono alle donne di servire nelle unita’ di combattimento di terra, come la fanteria, l’artiglieria, o nelle operazioni speciali di commando.

Nei recenti conflitti senza un ben definito fronte di guerra, le donne assegnate a ruoli di sostegno si sono tuttavia spesso trovate in combattimento. E’ il caso delle quattro soldatesse all’origine dell’azione legale, che hanno servito in Iraq o Afghanistan.

Una nuova politica del Pentagono annunciata a febbraio rende disponibili altre 14 mila posizioni per le donne nel corpo militare, che però non possono combattere in prima linea.

Il portavoce del Pentagono George Little non ha voluto rilasciare dichiarazioni sull’azione intrapresa dalle soldatesse, ma ha detto che Panetta è impegnato nell’esaminare un ampliamento dei ruoli femminili nelle forze armate americane.

Le donne soldato rappresentano il 14,5 per cento dell’intero personale militare. Oltre 800 di esse sono state ferite e 130 uccise nei combattimenti in Iraq e Afghanistan.

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