Fa morire figlio di fame e lo spinge sull’altalena

Usa, spinge sull'altalena figlio morto: rischia 45 anni
Romechia Simms

ROMA – L’avevano trovata che spingeva l’altalena con su il figlio di tre anni morto, morto di fame e di sete. Una donna di 24 anni del Maryland, Romechia Simms, rischia 45 anni di carcere per un’accusa piuttosto discussa dall’opinione pubblica americana: omicidio colposo. Romechia all’epoca dei fatti, nel maggio 2015, soffriva di crisi depressiva dovute alla sua sindrome bipolare.

Secondo la mamma della donna, l’accusa è troppo pesante e non tiene conto dello stato psicologico della giovane mamma. All’epoca dei fatti i genitori del piccolo Ji’Aire Donnell Lee stavano affrontando in tribunale la custodia del piccolo. Romechia venne trovata in un parco vicino casa, sotto la pioggia, mentre spingeva l’altalena con sopra il figlio morto. L’autopsia chiarì le cause del decesso: disidratazione e ipotermia. Il piccolo, insomma, è morto per la noncuranza della mamma.

Vontasha Simms, la madre di Romechia, ha detto: “Credo che l’accusa stia sbagliando: non capisco come si possa incriminare una persona mentalmente instabile

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