Lettere dagli Usa: “Tassa sulla casa? 15mila dollari, il 2% del valore”

Ap-Lapresse

SAN FRANCISCO (CALIFORNIA) – “Quindicimila dollari?? Ma stiamo scherzando??!!” A noi che viviamo lontano dall’Italia le notizie arrivano, se non tardi (internet ha azzerato le distanze, e io scrivo dalla California), comunque sempre un po’ ovattate, senza quel clamore e clangore di sottofondo di chiacchere a cui si è abituati in Italia. Non è che si perda molto, direi. Eppure stavolta, ben prima di rientrare a Roma per le vacanze di Natale, le polemiche feroci sul nuovo governo e sulla famigerata manovra economica mi erano arrivate proprio tutte ben bene. Lo confesso: me le andavo pure a cercare. In particolare le discussioni succose sul reintegro dell’Ici sulla prima casa  mi avevano ricordato i bei tempi di quando, ormai anni fa, mi sono trasferito in America.

Dunque: circa sette anni fa me ne stavo bel bello a casa di amici, in Texas, e dicevo però: che bella casa che bel giardino…. E loro lì a dirmi “grazie, certo non è facile, ci costa molto mantenerla, l’acqua per le piante (il Texas d’estate non scherza), le tasse…”. “Scusate posso chiedervi quanto pagate di tasse?” faccio io, ottenendo in risposta la cifra suddetta. Rimasi veramente… basito, diciamo letterariamente di sale. “Ma come, l’America non è forse la patria delle tasse extra small come ci insegna il nostro Berlusca?” La casa era proprio una bella villa con un giardino fantastico, per carità, ma insomma non mi pareva la Casa Bianca e neanche stavamo a Beverly Hills. “Ma allora quanto si paga in percentuale qui da voi?” Risposta: “più o meno il 2% del valore della casa, dipende dalla città ovviamente. In alcuni Stati americani si paga di meno, in altri anche molto di più. Oltretutto il valore catastale viene aggiornato ogni anno, ed aumenta continuamente. La cifra da pagare si blocca solo quando si raggiungono i 65 anni.” Meno male.

Questo spiega perché per gli americani avere una casa di proprietà (e non essere in affitto) vuol dire veramente avercela fatta nella vita. Difatti, a parte i ricchi ricchi, praticamente nessuno ne ha un’altra, famosa seconda casa. Ma soprattutto significa che quando i politici e giornalisti nostrani nominano l’America in genere non sanno di che parlano. Quindicimila euro, il due per cento del valore della casa, cifra aggiornata ogni anno. Pensavo a Roma, Milano, Napoli, Bologna, Torino…dove con questo tassare all’americana chi possiede una casa che vale 500mila euro pagherebbe ogni anno diecimila euro di tasse e chi ne possiede una che vale un milione pagherebbe ventimila euro…ma stiamo scherzando?

 

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